Benefici del curry, una strepitosa miscela di spezie

Tra le spezie capaci di condurci, semplicemente chiudendo gli occhi, nelle “notti d’oriente” figura certamente il curry. Il suo profumo inconfondibile e il suo colore acceso ne fanno uno degli insaporitori più amati in tutto il mondo, anche se la sua origine è storicamente legata alle Compagnie delle Indie che nel Settecento iniziarono a produrre dei mix di spezie per ricreare i sapori piccanti tipici delle terre orientali dei loro commerci. Oltre a impreziosire numerosi piatti, soprattutto a base di carne, il curry racchiude moltissime ottime proprietà, legate alle spezie che lo compongono.

Un mix profumatissimo
In India, dove quello che conosciamo come curry si pensa possa corrispondere al masala, la composizione varia da regione a regione, mentre alcuni Paesi ne hanno creato una propria versione, come il curry verde thailandese o il curry giapponese, che si differenziano per la proporzione delle diverse spezie presenti. In Occidente, invece, la composizione del curry è generalmente standardizzata (curry classico) e comprende:
– curcuma (che emerge cromaticamente conferendo il tipico colore giallo)
– cannella
– chiodi di garofano
– cumino
– noce moscata
– pepe nero
– peperoncino
– coriandolo
– fieno greco
– zafferano
– zenzero
 

Per quanto riguarda il gusto, è la quantità di peperoncino a determinarne il grado di piccantezza, a seconda delle 3 versioni: la mild, la hot, e la very hot (la più piccante), per accontentare tutti i palati.


Vitamine, minerali e antiossidanti: ecco la composizione del curry
Come detto, è proprio la sua composizione a conferire importanti proprietà al curry, grazie alla presenza di numerose spezie che contengono vitamine, come la A, quelle del gruppo B, la D e la K, antiossidanti e minerali, tra i quali potassio, fosforo, sodio, calcio, ferro, magnesio, rame, zinco, manganese e selenio. 
100 grammi di curry contengono il 60% di carboidrati, il 10% di proteine ed il 30% di grassi, ed è utile ricordare che sia per il contenuto di peperoncino, che per l’apporto calorico, questo insaporitore andrebbe consumato in modiche quantità e non troppo frequentemente. Come indicazione generale, è sufficiente una volta alla settimana, alternandolo con l’utilizzo delle singole spezie per beneficiare delle loro proprietà, ma è sempre opportuno rivolgersi a un medico, soprattutto in presenza di condizioni di salute o patologie specifiche. 

Proprietà del curry: i vantaggi per la salute che è utile conoscere
Il consumo di curry comporta numerosi benefici per l’organismo. In particolare: 
– ha proprietà antiossidanti;
– è utile per la buona funzionalità dell’apparato digerente;
– ha proprietà antinfiammatorie, utili in caso di malattie articolari e problemi muscolari, grazie alla presenza della curcuma il cui principale principio attivo è la curcumina;
– aiuta ad alleviare nausea e vomito, grazie alla presenza dello zenzero;
– è efficace nel contrastare il meteorismo e combattere alitosi e gonfiore addominale, per merito del cumino;
– contribuisce a contrastare ipercolesterolemia e diabete, in quanto permette di controllare i livelli di colesterolo e di glicemia;
– è capace di prevenire e contrastare diverse patologie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer, proteggendo efficacemente le cellule cerebrali; 
– ha un’azione antibatterica e disinfettante, utile per il cavo orale, i denti e l’intestino, grazie ai chiodi di garofano;
– ha la capacità di eliminare alcuni tipi di funghi, per la presenza del coriandolo;
– ha proprietà protettive nei confronti di alcune malattie cardiovascolari.

Controindicazioni
A fare da contraltare a questo ricco elenco di proprietà ci sono alcune controindicazioni che è utile tenere a mente. 
Il curry va, infatti, evitato in caso di problemi biliari, per la presenza delle curcuma, e in caso di reflusso gastroesofageo, gastriti o ulcere gastriche, per la presenza del pepe, che può peggiorare sia lo stato infiammatorio che la sintomatologia. 
La presenza del peperoncino rende inoltre il curry non adatto a chi soffre di frequenti cistiti e/o in presenza di infiammazioni dell’apparato genito-urinario. Infine, va usato sotto parere medico in gravidanza ed è sconsigliato durante l’allattamento. 

(Foto: archivio Qdpnews.it).
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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