Biologico in Giappone in una crescita costante

Biologico in Giappone in una crescita costante
Biologico in Giappone in una crescita costante

L’interesse verso il bio è in continua crescita in Giappone, lo conferma il “segno più” che contraddistingue in modo trasversale tutti i numeri del settore: sono 11.900 gli ettari coltivati secondo il metodo biologico, in significativa crescita negli ultimi 10 anni, nonostante rappresentino ancora solo lo 0,5% sul totale della superficie agricola complessiva. Il piano di sviluppo del Ministero dell’agricoltura giapponese punta però ad arrivare a una quota del 25% entro il 2050.

L’interesse per il bio è però ancora concentrato su specifici target (famiglie dell’upper class con figli a di sotto dei 12 anni e residenti nella regione di Tokyo), tanto che l’incidenza complessiva del bio sul totale del carrello alimentare è ancora marginale.

Nel complesso il bio Made in Italy sul mercato giapponese registra dimensioni ancora piccole, ma che sottintendono significative potenzialità di crescita, da ricondurre soprattutto a un graduale passaggio delle famiglie giapponesi a uno stile di vita più sano. Quasi 2 consumatori su 3 affermano di scegliere prodotti biologici perché più sicuri per la salute, in 1 caso su 3 acquistano bio perché rappresenta una garanzia di qualità mentre il 25% riconosce alla categoria un maggior rispetto per l’ambiente.

I dati della consumer survey realizzata da Nomisma mostrano che la consumer base oggi è limitata a una quota di acquirenti regolari pari al 18%, mentre i non user sono ancora la maggioranza della popolazione nipponica. I target in cui è molto forte il richiamo del bio sono quelli dei nuclei familiari in cui sono presenti bambini in età prescolare e delle famiglie ad alto reddito.

Se si analizzano i principali driver di scelta dei prodotti alimentari per il consumo domestico, vi sono nello specifico due leve che guidano le scelte del consumatore giapponese: l’origine nazionale del prodotto e il prezzo mentre solo l’8% sceglie un prodotto alimentare per la presenza del marchio biologico.

A differenza di quanto accade in altri mercati (ad esempio Cina, Usa e Canada), i consumatori giapponesi non sembrano orientati a scegliere il biologico per motivi legati alla sostenibilità ambientale di questo metodo produttivo, quanto piuttosto per la sicurezza e la qualità che il bio trasmette.

Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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