Bonus acqua potabile massimo sulle spese 2022: 448 euro circa, pari al 17,9005% del credito massimo spettante per i soggetti diversi dalle persone fisiche, mentre è pari a circa 90 euro per le persone fisiche.
Con il provvedimento 3.04.2023, n. 116259 è uscita la percentuale del credito d’imposta acqua potabile 2023, o meglio relativo alle spese sostenute dal 1.01.2022 al 31.12.2022 , comunicate entro lo scorso mese di febbraio 2023.
Si ricorda che tale credito viene concesso per l’acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti. Il bonus acqua potabile è stato introdotto dalla legge di Bilancio 2021 (art. 1, cc. 1087-1089), poi esteso anche a tutto il 2023, dalla legge di Bilancio 2022.
Il credito è utilizzabile a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento, pertanto dal 4.04.2023: per le persone fisiche, è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa; quindi, per esempio se viene sostenuta nel 2022, nel dichiarativo 2023 relativo al 2022, e nei dichiarativi successivi fino alla conclusione dell’utilizzo. Oppure in compensazione attraverso F24; per gli altri soggetti, esclusivamente in compensazione tramite F24.
Per l’anno 2021, si ricorda che la percentuale calcolata è stata del 30,3745% (provvedimento 31.03.2022, n. 102326); pertanto, ad esempio, nel caso di una spesa di 5.000 euro per il sistema di filtraggio e richiesto un credito di 2.500 euro, spettava un credito di 2.500 x 30,3745% = 759 euro.
Mentre, per l’anno 2022, la percentuale calcolata è stata più ridotta (17,9005%); pertanto, seguendo l’esempio sopra, con una spesa di 5.000 euro per il sistema di filtraggio e una richiesta di credito di 2.500 euro, spetta un credito di 2.500 x 17,9005% = 448 euro.
I beneficiari sono: persone fisiche non nell’esercizio di un’attività economica sull’immobile di privata abitazione; imprenditori e professionisti ed enti non commerciali (compresi quelli del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciti) sull’immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.
Nel limite di spesa di: 1.000 euro per le persone fisiche; 5.000 euro per gli altri soggetti.
Per ottenere il credito occorre conservare la fattura elettronica o il documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del beneficiario e il pagamento, per i beneficiari diversi dalle imprese in ordinaria, deve avvenire con mezzi tracciabili.
Il codice tributo da utilizzare è “6975” e quale anno si deve indicare l’anno di riconoscimento del credito; pertanto, per le spese sostenute nel 2022 sarà 2023. Il credito si può trovare sul proprio Cassetto Fiscale accedendo con le credenziali, nella sezione Crediti Iva/Agevolazioni utilizzabili – Agevolazioni: lì viene riportato l’importo, la data in cui la concessione è stata registrata nella base dati, il codice tributo, l’anno di riferimento e la tipologia di agevolazione (ossia la normativa di riferimento).
Autore: Paolo Meneghetti, Vittoria Meneghetti – Sistema Ratio Centro Studi Castelli