Le opportunità delle collaborazioni dei mercati locali, per favorire la vendita online.
Sfidare Amazon è un compito arduo. Dopotutto, si tratta di un marchio ben noto che è diventato il più grande rivenditore online del mondo: dispone dei “big data” e il suo programma di esecuzione ordini è rapido, efficiente e dominante in tutte le parti del mondo. Per fortuna, molte persone prediligono l’acquisto dai commercianti locali, più bravi a costruire un rapporto umano con i clienti. Negli USA, per esempio, Cherie Edilson ha lanciato “Shop Where I Live“, una rete di piattaforme di e-commerce organizzate su base territoriale, progettate per offrire la comodità degli ordini online senza fare affidamento su Amazon. “Shop Where I Live” è già presente in 18 centri urbani.
Lo shopping online vicino a casa, alternativo ad Amazon, è una vocazione di molti esercenti che guardano con interesse al proprio mercato di prossimità. Le piccole imprese stanno cercando di crescere attingendo al desiderio di fare acquisti a livello locale, in contrasto con i colossi della distribuzione. Sta infatti crescendo in modo diffuso il sentimento di chi ritiene immorale lo strapotere dei grossi gruppi e alcune start-up stanno cavalcando l’onda.
Clinch Market, per esempio, aggrega l’inventario delle piccole imprese locali, dai negozi di abbigliamento alle enoteche, per i clienti che in questo modo ottengono in un’unica consegna tutto ciò che desiderano. Clinch Market invia agli affiliati un’e-mail di notte affinché gli ordini siano pronti entro le 11 del mattino. Un autista si ferma per ritirare gli ordini e li lascia alle porte dei clienti.
Anche altre realtà si stanno attivando per dare una risposta concreta ai piccoli esercizi che rischiano di scomparire.
Una piattaforma che aiuta i piccoli clienti è Shopify, che attraverso una varietà di servizi per siti Web, ha consentito a molte piccole imprese di passare all’e-commerce con relativa facilità durante questo periodo di pandemia. Bookshop, nata da una costola di Shopify, sta lavorando a stretto contatto con le librerie locali per aiutarle a sostenere la loro attività in questi tempi difficili.
“Shopify” ha promosso i suoi servizi attraverso la stampa, la radio e soprattutto attraverso i social media. Questa società, in passato, ha anche provato a utilizzare Amazon, ma ha scoperto che la piattaforma imponeva troppe regole. Le restrizioni e le commissioni non erano affrontabili e per questo motivo ha deciso di stringere un’alleanza con TikTok.
Questa collaborazione è molto importante per questi mercati locali. Consente al milione di commercianti di Shopify di trarre vantaggio dai contenuti virali attraverso brevi video e connettersi con il pubblico giovane di TikTok. Gli acquirenti possono guardare annunci di prodotti in vendita, che sono incentivati ad acquistare dopo averli visti indossati da loro coetanei.
In conclusione, il canale TikTok consente ai commercianti di Shopify di connettersi con nuovi target di pubblico e nuove comunità. L’aspetto innovativo di questa strategia promozionale è che non è necessario avere un forte seguito, né fornire contenuti particolarmente attraenti, perché sono gli stessi utenti di questo social che provvedono a dare risonanza e attrattiva ai prodotti. Partnership come questa, che collega attività e mercati locali con la piattaforma Shopify, stanno creando una rete che collettivamente rappresenta una minaccia competitiva crescente per i vari Amazon del mondo.
L’imprenditore che vuole entrare nella vendita al dettaglio online, deve scegliere attentamente la partnership che meglio risponde alle proprie esigenze e ai valori aziendali che intende trasmettere. L’imperativo è offrire ai clienti le migliori sensazioni e la rapidità di consegna che si aspettano. Le opportunità sono immense e continuano a crescere.
Autore: Stefano Donati – Sistema Ratio Centro Studi Castelli Srl