Convivente non equiparabile a parenti o affini (Inl)

Secondo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (nota Inl n. 879/2023) il convivente non può essere collaboratore e/o coadiuvante familiare ai fini previdenziali. Non avendo lo status di parente o affine entro il 3° grado, rispetto al titolare dell’impresa, infatti, non è tenuto all’obbligo contributivo all’Inps.

La precisazione potrebbe avere effetti limitati: si attende in materia la pronuncia della Cassazione sull’equiparazione del convivente more uxorio a parenti o affini.

Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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