A causa dell’aumento dei prezzi e del caro energia, le famiglie hanno sempre meno soldi e potere d’acquisto. La crisi energetica nell’ultimo semestre dell’anno taglierà di 12,1 miliardi, in media di 470 euro, la capacità di fare spesa delle famiglie italiane, che fronteggiano la crisi intaccando i propri risparmi e, ovviamente, spendendo di meno. Oppure in modo attento.
Stanno infatti vivendo un vero e proprio boom le app “salva-portafogli” che, installate sullo smartphone, consentono di acquistare prodotti alimentari a prezzi ribassati, scambiarsi abiti usati oppure condivide i prezzi di un’auto usata solo parzialmente.
Una realtà in crescita esponenziale: da Auting per condividere l’auto, a Vinted, per gli abiti usati, fino a TooGoodToGo, che evita lo spreco alimentare. È il nuovo contesto con il quale le famiglie si trovano ora afare i conti. La stima dell’impatto che energia e rincari avranno sui conti delle famiglie arriva dalla Confesercenti, che ovviamente vede una forte contrazione dei consumi.
L’inflazione, calcola la confederazione dei commercianti, sarà negli ultimi 3 mesi dell’anno almeno al 9,1%, una media che vale oltre mezzo punto in più rispetto al già elevato dato del periodo estivo (+8,4%).
È questo a ridurre la capacità di acquisto. Finora, spiega Confesercenti, le famiglie hanno utilizzato i propri risparmi, scesi già nel trimestre primaverile di ben 2,3 punti in quota di Pil. Ma i margini a disposizione dei consumatori sono ormai ridotti al lumicino. Non aiuta nemmeno l’andamento dell’occupazione: si calcola che la capacità di compensare la riduzione con i risparmi si fermerà a 8,9 miliardi comportando quindi oltre 3 miliardi di contrazione dei consumi.
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli