La rivoluzione digitale: con la diffusione del concetto di industria 4.0 si è fatto strada anche il concetto di logistica 4.0.
Il numero 4.0 sta a indicare che ci troviamo nella quarta rivoluzione industriale. I passaggi avvenuti fino ad ora sono i seguenti:
1. rivoluzione industriale fine 18° secolo – introduzione macchine a vapore per funzionamento stabilimenti produttivi;
2. rivoluzione industriale inizio 20° secolo – introduzione elettricità;
3. rivoluzione industriale primi anni 70 del Novecento – utilizzo dell’elettronica e dell’IT, robot industriali e computer;
4. rivoluzione industriale oggi (2023) – utilizzo di Cobot (o co-robot, è un robot concepito per interagire fisicamente con l’uomo in uno spazio di lavoro) e macchine intelligenti, connessione tra sistemi fisici e digitali.
Quest’ultima rivoluzione non è unicamente tecnologica, ma ha anche un impatto sul tessuto sociale, portando una trasformazione importante che accompagnerà verso un nuovo modo di capire la logistica.
La logistica 4.0 è ormai indispensabile per rispondere ad una produzione sempre più funzionante. La movimentazione dei materiali e dei prodotti all’interno dello stabilimento così come i processi logistici per la ricezione e la distribuzione delle merci devono essere necessariamente ottimizzati.
Una gestione dei magazzini e dei percorsi di trasporto necessita di una organizzazione sempre più flessibile ed efficiente fondata sull’automazione e sulle nuove tecnologie intelligenti per assicurare un approccio “just in time”, la diminuzione al minimo delle scorte e la pianificazione degli approvvigionamenti e delle produzioni in base agli ordini ricevuti.
Per logistica 4.0 si intende, quindi, un processo di digitalizzazione dei processi grazie a soluzioni tecnologiche innovative con lo scopo di collegare tutti gli “attori” della filiera allo scopo di aumentare la connessione e la condivisione lungo tutti gli anelli della supply chain (trasportatori, produttori, fornitori, distributori e clienti) facilitando così la collaborazione, migliorando l’efficienza e risparmiando sui costi.
A titolo esemplificativo possiamo citare i Cobot, cioè Robot collaborativi capaci di lavorare fianco a fianco insieme all’uomo senza gabbie o barriere protettive. Queste macchine stanno rivoluzionando la logistica e l’industria perché consentono un maggiore “benessere” aziendale, visto che, al contrario dei Robot tradizionali o delle macchine, queste collaborano con l’uomo migliorando efficienza, redditività e sicurezza.
Nella movimentazione del magazzino, abbiamo gli AGV (Automated Guided Vehicles) cioè carrelli a guida autonoma che interconnessi con un sistema di comunicazione, un calcolatore, trasportano le merci dove sono state destinate su tragitti prestabiliti.
L’industria 4.0 e la logistica 4.0 si intersecano tramite tecnologie abilitanti cioè tecnologie migliorative che intrecciandosi ne migliorano i processi. A titolo esemplificativo riporto qui le principali: advanced Manufacturing: robot collaborativi interconnessi e facilmente programmabili; additive manufacturing: stampanti 3D connesse a software di sviluppo digitale; horizotal/vertical integration: integrazione lungo la catena del valore dal fornitore al consumatore; cloud: gestione di elevate quantità su sistemi aperti.
La logistica integrata gioca un ruolo fondamentale perché l’azienda deve competere in due direzioni, la prima con i prodotti dovendo offrire un valore, una funzionalità, affidabilità, design e prezzo e in secondo luogo sul processo, cioè nel modo in cui fabbricare o fornire i prodotti.
I nuovi punti cardine diventano quindi disponibilità del prodotto, velocità del servizio, qualità del prodotto e flessibilità. A titolo esemplificativo proviamo a pensare a un prodotto qualitativamente di alto valore con un prezzo competitivo, ma poco disponibile. Avrebbe grosse difficoltà nel performare nelle vendite e quindi l’apprezzamento del mercato.
Tre quindi i punti fondamentali: qualità, costo e tempo.
La competitività va trovata non solo nel costo del prodotto, ma anche nella riduzione dei costi di produzione al fine di poter garantire un livello di servizio adeguato e generare soddisfazione al cliente.
La logistica integrata non è altro che l’interconnessione tra i diversi attori insieme, come infrastrutture, personale e politiche operative che gestiscono i flussi dei beni e delle informazioni dall’acquisizione delle merci alla distribuzione ai clienti e rappresenta oggi un fattore di successo.
Quando gi ordini vengono rilasciati all’esterno dell’azienda, si parla di “azienda estesa”. Questa sta divenendo l’evoluzione dell’impresa “tradizionale” dove il peso dell’organizzazione produttiva è rilevante allo stesso modo per la complessità relazionale interna/esterna al fine di rispettare il “just in time” delle movimentazioni. Nella funzione della logistica non si può immaginare di trattare disgiuntamente la gestione dei materiali e la gestione della distribuzione in funzione del marketing. Occorre una gestione integrata “coordinata” di tutta la catena logistica per ridurre i costi e migliorare il livello di servizio al cliente. L’obiettivo è una gestione efficiente ed efficace dal punto di vista dei costi al fine di ridurre al minimo i costi totali.
La logistica integrata, dato un livello di servizio da garantire, deve ottimizzare e ridurre i costi dei 2 flussi, quello fisico (materiali, prodotti e merci) e quello informativo (dati e informazioni). La corretta sincronizzazione spaziale e temporale tra questi due flussi permette di raggiungere gradi di efficienza richiesti. Tale sincronizzazione, non ha confini, anzi molte imprese leader hanno iniziato a stipulare alleanze strategiche con fornitori, distributori e operatori logistici anziché rincorrere ad integrazioni verticali con fusioni e acquisizioni. In senso “esteso” possiamo dunque pensare ai nostri “partner” come punti di interscambio, o magazzini intermedi (transit point) che ci possono aiutare per incrementare le vendite e rendere più efficienti i costi logistici.
L’impresa 4.0 è in continua evoluzione e ciò consente davvero ad ogni singola impresa di “giocare” la propria partita ogni giorno.
Autore: Edoardo Michielotto – Sistema Ratio Centro Studi Castelli