Nel 2024 l’Ue ha esportato bevande alcoliche per un valore di 29,8 miliardi di euro, registrando un aumento del 10,9% rispetto al 2019. Lo certificano i dati Eurostat sul commercio di alcolici, secondo cui l’Italia si conferma il 2° Paese esportatore tra i Ventisette, con vendite pari a 6 miliardi di euro, principalmente di vino, rappresentando il 20% del totale delle esportazioni Ue verso i Paesi terzi. Al 1° posto la Francia (12,1 miliardi di euro tra vino e liquori).
Seguono Spagna (2,5 miliardi, prevalentemente vino) e Paesi Bassi (2,3 miliardi, soprattutto birra). Il vino rappresenta il 56,2% del valore totale dell’export europeo (16,8 miliardi), seguito da distillati e liquori (29,7%, pari a 8,9 miliardi) e dalla birra (11,5%, pari a 3,4 miliardi).
Sidro, perry, idromele, saké e altre bevande fermentate costituiscono l’1,7% (0,5 miliardi di euro), mentre vermouth e altri vini aromatizzati con piante o aromi rappresentano l’1% (0,3 miliardi di euro).
Gli Stati Uniti si confermano la principale destinazione con importazioni per un totale di 8,9 miliardi di euro, pari al 30% del totale. Il Regno Unito è il 2° partner commerciale con 4,9 miliardi di euro (il 17% del totale); seguono Cina e Canada (1,6 miliardi ciascuno) e Svizzera (1,4 miliardi).
(Autore: Sistema Ratio)
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