L’Agenzia delle Entrate, con l’interpello n. 1/2022, ha riconosciuto giuridicamente l’esistenza di una società di Rete, “online”, integrata e complementare con il mondo fisico.
La società Alfa, tramite interpello, chiedeva di poter applicare l’esenzione Iva, prevista dall’art. 10, c. 1, n. 22) D.P.R. 633/1972, ai biglietti venduti per l’accesso a tour museali realizzati tramite piattaforma Internet.
L’Agenzia delle Entrate nella sua risposta ha escluso in primo luogo che queste prestazioni possano essere ricomprese tra i servizi elettronici, che, per essere tali, richiedono, oltre al mezzo informatico, una prestazione “automatizzata” con un intervento umano minimo, impossibile da garantirsi in assenza della tecnologia dell’informazione.
Nel caso di specie, invece, la società offre “tour virtuali” in diretta presso musei e simili, che sono delle vere e proprie visite personalizzate, con possibilità di interazione dei clienti con la guida turistica abilitata, non difformi, nella sostanza, rispetto alle visite guidate “in presenza“.
L’Agenzia, pertanto, ha ritenuto “che lo strumento elettronico sia solo un “mezzo” per accedere a tale servizio e che pertanto quello descritto dalla Istante non sia un servizio prestato tramite mezzi elettronici“.
Conclude che “il trattamento tributario applicabile alla vendita dei biglietti per l’accesso ai tour virtuali possa essere lo stesso di quello riservato alle visite in presenza negli spazi museali”, riconoscendo l’esenzione di imposta Iva come richiesto.
Al di là delle questioni fiscali, la risposta dell’Agenzia delle Entrate acquisisce una portata innovativa e rivoluzionaria, nell’ambito della società dell’informazione, in quanto per la prima volta una Pubblica Amministrazione equipara giuridicamente le relazioni in Rete alle relazioni fisiche. Viene riconosciuto il principio per cui l’interazione sociale tra individui viene a esistenza, con tutte le sue caratteristiche, a prescindere dalla relazione fisica e dalle modalità con cui viene realizzata.
La visione interpretativa proposta dall’Agenzia (soggetto difficilmente definibile innovatore) consente di riflettere su come oramai la nostra società sia a tutti gli effetti diventata una società basata sulle “Information Comunication Tecnologies” (ICT).
Pur nella loro difformità, da una parte, l’ambiente “offline” (la visita al museo in un luogo fisico), dall’altra, l’ambiente “online” (la narrazione del museo in chat e webcam) vengono a costituire modalità equiparate, con caratteristiche precipue, vantaggi e svantaggi l’una rispetto all’altro. È certo che l’umanità non è replicabile in Rete, ma è altrettanto vero che consente relazioni anche a distanza altrimenti impossibili.
La rete Internet viene quindi a costituire a tutti gli effetti un nuovo spazio relazionale, tutto da scoprire, complementare e integrato rispetto al nostro spazio fisico, in cui è possibile sviluppare relazioni di valore. In altri termini un’infrastruttura che agisce da ponte strumentale per dare vita a relazioni dirette e indirette fra gli utenti, finalizzate a produrre attività materiali a valore aggiunto aventi natura sociale, culturale ed economica.
Dopo la macchina a vapore, l’elettricità, l’utilizzo dei computer, siamo agli albori di una quarta rivoluzione industriale rappresentata dalla società in Rete e dall’Industria 4.0.
Spetta indubbiamente ai consulenti di impresa, quali portatori di competenze di eccellenza, studiare l’impatto di questa trasformazione sulle economie aziendali per poter accompagnare le imprese stesse nella elaborazione di strategie e di nuovi modelli di business.
Autore: Simone Rastelli – Sistema Ratio Centro Studi Castelli