La Carota, selvatica o coltivata (Daucus carota), è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Apiaceae, come il sedano o il prezzemolo. Sono chiamate anche ombrellifere poiché hanno una tipica infiorescenza ad ombrello con tanti piccoli fiori bianco-crema.
Le origini
Il suo nome deriva dal greco “karotòn”. Producono una vegetazione leggera e ramificata, la parte edibile è la radice a fittone. La carota selvatica è spontanea da millenni nel nostro territorio, nei campi, sulle rive dei sentieri e nelle zone incolte. Gli antichi Greci e Romani la apprezzavano come erba aromatica per il gradevole profumo delle foglie e dei fiori, anch’essi commestibili.
Le infiorescenze, una volta fecondate, si richiudono a palla e sembrano un piccolo nido. Le radici cominciarono ad essere considerate un vero alimento nel Medioevo quando la carota venne selezionata con i vari colori della radice. Si conoscono moltissime varietà, dal bianco crema al giallo e al verde, dal rosato al viola passando attraverso varie sfumature, determinate dai pigmenti colorati, che caratterizzano le carote in vari paesi del mondo.
La più comune è quella di colore giallo vivace, il tipico colore della carota. Fu selezionata dai coltivatori olandesi in omaggio alla casa reale d’Olanda: gli Orange.
Proprietà
Contengono anche fibre e acqua e sono utili nelle diete dimagranti. Sono molto salutari e costruttive, fortificano il fisico. Contengono i caroteni, provitamine, dal cui metabolismo si forma vitamina A. In particolare il betacarotene aiuta l’organismo a difendersi da molte malattie, protegge la pelle dall’invecchiamento cellulare, aiuta ad avere un’abbronzatura dorata e uniforme. La carota è un ottimo antinfiammatorio, protegge il fegato e regola il colesterolo. Facilita la diuresi e aiuta il buon funzionamento dello stomaco e dell’intestino, aiuta la digestione e la vista.
Le carote contengono sali minerali, potassio, selenio, rame, ferro, calcio e magnesio, zuccheri semplici come il glucosio e il fruttosio, vitamine A, C, E e del gruppo B.
In cucina
La carota può essere consumata cruda, grattugiata e conserva al meglio i suoi componenti. Se lessata o cotta a vapore è meno ricca di fitonutrienti poiché alcuni finiscono nell’acqua di cottura. Le carote si prestano bene sia per ricette salate che dolci. Per un contorno veloce e gustoso, tagliamo a rondelle le carote e lessiamole, in una padella antiaderente. Coprendole di latte, con un po’ di sale e pepe, in dieci minuti saranno pronte.
Al termine aggiungiamo prezzemolo tritato, saranno apprezzate da tutti. Uno dei tipici dolci dei Paesi anglosassoni è la torta di carote, arricchita da noci o mandorle, è una vera delizia. Il contenuto in fruttosio della carota, la rende adatta anche per delle marmellate e dei succhi e centrifugati. Una spremuta di carote, arance e limoni forma il succo ACE, sigla che definisce le principali vitamine che vengono fornite.
Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Maria Rosa Macchiella – Sistema Ratio Centro Studi Castelli