Cipolla – i benefici che non ti aspetti

Ci fa sicuramente piangere e a volte è difficile da digerire. Non parliamo della suocera, ma di un ingrediente di cui ogni cucina del mondo non può fare a meno.
È la cipolla, capace di insaporire il soffritto per il ragù oppure la base per l’arrosto. Immancabile è la versione Borettana, dal colore dorato, nella giardiniera di verdure che accompagna i nostri secondi piatti.

Qualunque colore abbia, bianca oppure rossa, originaria di Tropea, il suo utilizzo è noto fin dall’antichità. Le prime coltivazioni risalgono all’età del bronzo e si dice che gli egizi la adorassero. Addirittura Plinio il Vecchio nella sua opera Naturalis Historia ne ha dato ampio risalto.

Quello che non è noto però sono gli altri numerosi usi che ne possiamo fare, per il nostro benessere ma anche per le pulizie domestiche, grazie alle sue proprietà e ai preziosi elementi che contiene.

I benefici

Oltre a vitamina C e sali minerali, contiene flavonoidi che svolgono un importante funzione antiossidante. È particolarmente indicata per stimolare la diuresi e favorire la circolazione del sangue, grazie ai suoi oligo-elementi come zinco, ferro, potassio e calcio. Inoltre la cipolla è raccomandata ai diabetici, grazie alla presenza all’interno del suo bulbo della glucochinina, un ormone vegetale ad azione antidiabetica.

In dermatologia il suo succo è un ottimo antibatterico e antibiotico e viene utilizzato per disinfettare le ferite. Ma è con l’inverno che la cipolla diventa un prezioso alleato di cui non si può fare a meno. Aiuta, infatti, a combattere il raffreddore e la tosse. Ad esempio unite il succo di cipolla a qualche goccia di miele e otterrete un ottimo composto che favorirà la decongestione delle vie aeree.

Prendete qualche cipolla già sbucciata e lavata e fatela bollire per una quindicina di minuti in una pentola piena d’acqua. Filtrate e ne ricaverete un ottimo decotto che spalmato sulla pelle la aiuterà a ritrovare morbidezza ed elasticità.

Molti benefici, dunque, ma quante volte ci è capitato di pensare che la cipolla ci è rimasta sullo stomaco? Niente di più falso dal momento che favorisce la digestione. La sgradevole sensazione che proviamo è dovuta alla sua componente “aromatica” che rimane in bocca e nello stomaco. Per ovviare a questo problema basterebbe consumarla cotta, ma rischieremmo comunque di perdere tutte quelle sostanze “buone”… una soluzione è quindi quella di eliminare il germoglio, detto anche anima, della verdura oppure lasciarla per un po’ in ammollo nel latte.

In cucina e in casa

Quando la cuociamo invece è importante non farlo nell’olio troppo bollente e lasciarla sul fuoco giusto il tempo di una leggera rosolatura.
Altre curiosità poco note: se avete sporcato il divano con la cenere, strofinare la cipolla è quello che serve per pretrattare la macchia mezzora prima del lavaggio.

Sulle pentole di rame e terracotta poi è decisamente imbattibile. Immergete le stoviglie in acqua e strofinatele con la cipolla: il risultato sarà sicuramente… splendente.

Certo la cosa fondamentale è avere cipolle buone e di qualità. Come fare per riconoscerle? Ecco alcune semplici regole: devono essere compatte e sode, prive di macchie e ammaccature e vanno conservate in sacchi di juta in un luogo fresco e asciutto per 3 o massimo 4 settimane.

E se non volete essere colti da crisi di pianto interrotto quando le sbucciate, conservatele in frigo e immergetele prima nell’acqua. Questo aiuterà il gas che provoca bruciore agli occhi (meccanismo di difesa della pianta) a fuoriuscire molto più lentamente.

Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Giulia Morandi – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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