Se sparissero obesità e sovrappeso in Europa ci sarebbe un calo del 20% delle diagnosi di cancro al colon: questo è il risultato evidenziato da una ricerca olandese pubblicata sullo European Journal of Cancer che, insieme ai numerosi studi realizzati sul tema negli ultimi anni, contribuisce a comprendere la fondamentale importanza che una corretta alimentazione svolge per prevenire i tumori.
Non si tratta di un elemento cruciale solo per il cancro al colon: infatti, uno studio statunitense realizzato degli US Centers for Diseases and Prevention ha individuato ben 13 tipologie tumorali il cui sviluppo può essere legato all’obesità tra cui quello al seno, prostata, utero, pancreas e tiroide.
In generale, gli studiosi sono ormai concordi nel sostenere che una sana alimentazione sia un fattore preventivo contro il cancro e che, anche nel caso la malattia sia già stata diagnosticata, una dieta equilibrata contribuisca ad aumentare le possibilità di sopravvivenza.
Quale relazione tra cancro e alimentazione?
Il rapporto tra la dieta e i tumori dipende, come sottolineato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, dalla presenza o meno di alcune sostanze specifiche in ciò che mangiamo. Gli esempi più tipici riguardano i nitriti e nitrati, che ingeriamo attraverso i salumi e aumentano il rischio di sviluppare il tumore allo stomaco.
Alcune muffe di mais, cereali e legumi mal conservati, invece, tendono a liberare le aflatossine, delle sostanze che accrescono le possibilità di contrarre un tumore al fegato. Non è vero, però, che tutte le muffe sono cancerogene: infatti, le sostanze dannose per l’organismo si sviluppano quando gli alimenti sono conservati in ambienti molto umidi e ad una temperatura compresa tra i 25 e i 32°C.
Infine, gli studi sono concordi nel ritenere che una dieta ricca di cibi grassi e proteine animali possa, in generale, rappresentare un fattore di rischio anche per il cancro.
L’obesità aumenta il rischio per 13 tumori
Recenti studi epidemiologici, inoltre, evidenziano come anche l’apporto calorico della dieta abbia, come conseguenza, una maggiore esposizione alle patologie oncologiche: secondo l’International Agency for Research on Cancer (IARC), alimentazione sbilanciata, eccesso di peso e poca attività motoria possono essere all’origine di una percentuale compresa tra il 25 e il 30% dei tumori al colon e al seno.
Ma non si tratta delle uniche patologie connesse a questo disturbo alimentare. Infatti, il report statunitense individua ben 13 tipi di tumore per i quali l’obesità rappresenta un fattore di rischio: cervello, mieloma multiplo, esofago, seno post menopausa, tiroide, vescica, stomaco, fegato, pancreas, reni, ovaie, utero e colon.
Ciò avviene, almeno secondo quanto scoperto fino ad ora dai ricercatori, perché l’obesità rappresenta una forma di infiammazione cronica che ha un impatto concreto sul corretto funzionamento dell’organismo: abbassa le difese immunitarie, interferisce con la secrezione di ormoni, aumenta il livello di insulina.
La questione è ancor più preoccupante se si tengono in considerazione anche i più recenti dati a proposito di obesità infantile.
Secondo quanto riportato dall’Organizzazione mondiale della Sanità in riferimento ad una ricerca svolta insieme all’Imperial College di Londra: le bambine obese nel 2016 erano più di 50 milioni, mentre i bambini 72 milioni. Numeri da capogiro se si considera che, nel 1975, i bambini tra i 5 e i 19 anni che soffrivano di obesità erano in totale 11 milioni.
Frutta, verdura, semi, pesce e… cioccolato
Tuttavia esistono delle linee guida che si possono seguire per assicurarsi di introdurre nella propria alimentazione quotidiana elementi preziosi per l’organismo.
In primo luogo, infatti, è utile ridurre l’apporto di grassi e proteine animali, prediligendo cibi ricchi di vitamine e fibre, senza dimenticare mai 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, meglio se di stagione e consumate fresche.
Frutta e verdura sono utili perché contengono fibre, vitamine, folati, carotenoidi, sali minerali e altri elementi che contribuiscono ad un’azione antiossidante, ovvero alla capacità degli alimenti di neutralizzare i radicali liberi e contrastare l’invecchiamento cellulare.
Legumi e cereali, invece, ci aiutano a completare il fabbisogno proteico e calorico quotidiano, senza però eccedere con i grassi. Gli esperti dell’AIRC, a proposito, suggeriscono di non sottovalutare le proprietà della soia e dei suoi derivati. Infatti, contengono isoflavoni, ovvero sostante assimilabili agli estrogeni che prendono il loro posto sulle cellule, senza però avere gli stessi effetti. La conseguenza benefica è che riducono il rischio di sviluppare il tumore al seno e alla prostata.
Per via dell’apporto di omega-3 sono considerati alimenti molto salutari anche alghe, semi di lino e molti tipi di pesce come le sardine e i salmoni, soprattutto selvaggi, il cui consumo, però, non dev’essere eccessivo perché si tratta di alimenti piuttosto grassi.
In cucina non devono mancare mai nemmeno le spezie. Molte, tra cui curry, curcuma e zenzero per fare un esempio, hanno un potere antinfiammatorio. Non sono da meno alcune piante aromatiche tipiche della cucina mediterranea: menta, timo, maggiorana, origano, basilico e rosmarino hanno proprietà anticancro dal momento che contengono alcune molecole, i terpeni, che possono bloccare l’azione di alcuni geni specifici che stimolano la mutazione cancerosa delle cellule.
Infine, aglio, cipolla e funghi, soprattutto quelli giapponesi ma non soltanto, hanno riconosciute proprietà anticancro delle quali possiamo beneficiare includendoli nella dieta. Così come alcuni recenti studi sembrano suggerire che un consumo regolare di probiotici, contenuti nello yogurt e nel latte fermentato, possano proteggere concretamente l’intestino.
Buone notizie anche per i golosi: un quadratino di cioccolato fondente può essere incluso tranquillamente in una dieta sana. Infatti è ricco di polifenoli, sostanze antiossidanti presenti anche nel tè verde e nel vino rosso che contribuiscono a proteggere dal tumore alla pelle, al colon, al polmone, al seno e alla prostata.
Sebbene questo articolo non possa in alcun modo sostituire il parere di un medico e non si possa concludere che l’alimentazione ricca di questi cibi sia una garanzia contro il cancro, le evidenze scientifiche sembrano muovere tutte nella stessa direzione, sottolineando come una dieta sana possa essere davvero un elemento imprescindibile in una strategia di prevenzione oncologica efficace.
Mangiare sano: quali alimenti contro il cancro?
Una dieta equilibrata e corretta da seguire sin dall’infanzia è, quindi, un fattore di prevenzione imprescindibile.
Gli esperti, a tal proposito, sconsigliano il fai da te: meglio consultare un esperto, soprattutto in casi di familiarità con determinate patologie.
Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Angela Caporale – Sistema Ratio Centro Studi Castelli