La lotta contro le zanzare può essere vinta: si parte dall’eliminare tutti i ristagni di acqua che incentivano la schiusa delle uova, per poi procedere all’installazione di trappole per catturarle, bat box e repellenti ad hoc per tenerle lontane dalla nostra pelle.
Tipi di zanzare
In Italia si contano circa 60 specie di zanzare, rappresentate da tre grandi famiglie: Culex, Anopheles e Aedes.
Le Culex, le nostre zanzare comuni, non si allontanano molto dal luogo in cui vivono e pungono per lo più all’alba e al tramonto. Le Anopheles sono attive principalmente nelle ore notturne dal tramonto all’alba e le Aedes sono le più aggressive, coprono grandi distanze e pungono durante giorno e notte.
Tutte le specie di zanzare hanno bisogno di pochi millimetri di acqua stagnante per riprodursi e ogni femmina può arrivare a deporre anche 300 uova.
Eliminare l’acqua
Durante la bella stagione, quando le temperature medie si aggirano sui 25°C, la zanzara può completare il suo ciclo di sviluppo in meno di 10 giorni, quindi per contrastarla bisogna evitare comportamenti che facilitino la riproduzione e la diffusione.
Il Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute consiglia di:
• evitare l’abbandono di materiali in cumuli all’aperto che possano raccogliere l’acqua piovana;
• eliminare l’acqua dai sottovasi, dagli annaffiatoi, dai bidoni e dai copertoni;
• innaffiare con le pompe gli orti e i giardini, se invece si mantengono riserve di acqua in giardino è bene fissare una zanzariera e coprire;
• pulire per bene i vasi e i sottovasi prima di depositarli all’interno durante i periodi freddi per evitare che le uova sopravvivano all’inverno e schiudano all’arrivo della primavera;
• introdurre dei pesci rossi, grandi predatori delle larve di zanzara, nelle vasche e nelle fontane dei giardini.
Come trattare l’acqua
Se non si può eliminare tutta l’acqua stagnante bisogna trattarla. Per i tombini, a partire da metà primavera fino alla fine dell’estate, ogni 7-10 giorni si può ricorrere a prodotti larvicidi acquistabili in farmacia. In particolare, il Bacillus thuringiensis israelensis, derivato da un batterio capace di produrre una tossina ad azione specifica contro la zanzara tigre. È un ritrovato naturale e non di sintesi chimica che uccide solo le larve di Aedes albopictus e di pochissime altre specie, si degrada velocemente e non inquina.
Per i sottovasi si può ricorrere alle fialette Zanzibar di Eugea (spin-off dell’Università degli Studi di Bologna) a base di un enzima che, grazie alla sua reazione con il calcare presente nelle acque, produce una barriera di micro-bolle sul pelo dell’acqua non permettendo alle larve di respirare e agli adulti di deporre le uova.
Ha una durata superiore alle 3 settimane, non contiene sostanze pericolose e funziona anche se dovesse venir meno l’acqua delle innaffiature.
Bat box: i pipistrelli
I migliori alleati nella lotta alle zanzare sono i pipistrelli, considerando che ne mangiano più di mille a sera a testa. In commercio (supermercati, siti online, negozi di bricolage) si trovano le bat box: particolari scatolette in legno di betulla da posizionare tra marzo a maggio cioè quando i pipistrelli escono dal letargo.
Vanno fissate su un muro esterno della casa, vicino a zone alberate o direttamente sul tronco di un albero ad almeno 4 metri da terra, in zone lontane da luci notturne e raggi solari, distanti da punti di passaggio e non in aree rumorose, rispettando tutti questi criteri ci sono alte possibilità che i pipistrelli le colonizzino.
Trappola a base di lievito di birra
È efficace la trappola a base di lievito di birra, da realizzare a casa a costo quasi zero. Si parte procurandosi una bottiglia di plastica da un litro e mezzo o due litri da tagliare in due parti, quella superiore – privata del tappo – va capovolta all’interno dell’altra metà della bottiglia, senza far toccare l’imbuto al fondo (all’incirca deve esserci una distanza di circa 10 cm); poi si fissa il tutto con del nastro isolante.
Nel recipiente va versata una soluzione di mezzo litro di acqua a temperatura ambiente, 200 grammi di zucchero e un grammo di panetto di lievito di birra, quest’ultimo si trova nel banco frigo di tutti i supermercati.
Per finire, si riveste la bottiglia con della plastica nera o un tessuto di colore scuro e si posiziona in un punto strategico sul balcone di casa, ricordandosi di cambiare il preparato ogni due settimane. Se il livello dell’acqua scende, per l’evaporazione, si getta il tutto e si versa una nuova soluzione.
Il meccanismo è semplice: le zanzare vengono attratte dall’anidride carbonica sprigionata dalla soluzione e cadono all’interno dell’imbuto.
Oli essenziali
Tra i prodotti naturali che allontanano le zanzare spiccano gli oli essenziali, ricavati dalla distillazione dei tessuti di alcune piante. Vantano una spiccata azione repellente gli oli essenziali di lavanda, eucalipto, geranio, citronella, basilico, timo timolo, menta piperita e chiodi di garofano.
Possono essere usati con un diffusore per ambienti (dose: una goccia a metro quadro) così da diffondere il profumo per tutta la stanza, un aroma a noi gradevole, ma alle zanzare poco piacevole. Esistono in commercio anche spray naturali a base di questi oli, che possono essere usati sia sulla pelle sia su cuscini, tende, divani e altri tessili presenti in casa.
Buono a sapersi
Le zanzare sono attratte sia dai tessuti scuri come il blu, il nero e il marrone, sia dai colori vivaci, di conseguenza è meglio indossare abiti con tonalità chiare.
Tra le vittime preferite da questi insetti ci sono le persone che sudano molto, i bambini e le donne in stato in gravidanza, che hanno metabolismi accelerati.
L’anidride carbonica, emessa con la respirazione, è una traccia di riferimento importante per le zanzare, che con le loro antenne captano queste molecole chimiche già a 70 metri di distanza: le persone che ne producono molta, come quelle in sovrappeso, tendono ad attirare più facilmente le zanzare e a essere punte.
Anche l’odore dell’acido lattico, che si forma nei muscoli dopo un’intensa attività fisica, attira questi insetti e di conseguenza gli sportivi o coloro che praticano sport diventano una preda probabile.
Piante antizanzare
Alcune piante anche aromatiche hanno un odore sgradevole per le zanzare, che tendono ad allontanarsi. Siccome vanno posizionate sul bancone o in giardino, è bene tener presente che il raggio d’azione non arriva in casa, ma di certo sono utili a inverdire e a rendere più piacevoli i momenti di relax all’esterno dell’abitazione senza temere di esser punti.
Quali sono le migliori? I gerani, la lavanda (meglio la specie Lavandula Hybrida), la citronella, la calendula, la catalpa, la catambra, il basilico, il rosmarino, la menta, la lantana e la melissa.
Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Anna Simone – Sistema Ratio Centro Studi Castelli