Fondo per la ristorazione, ultimi giorni

Fino a sabato 28.11.2020 si potrà inoltrare la richiesta via web per il contributo da 1.000 a 10.000 Euro: adempimento in prima persona (non sono ammessi intermediari).

L’ambito normativo è contenuto nell’art. 58 del Decreto Agosto (D.L. 104/2020) che ha previsto l’istituzione di un fondo con la dotazione di 600 milioni di Euro, finalizzato all’erogazione di un contributo a fondo perduto per l’acquisto di prodotti di filiere agricole e alimentari. Il D.M. Mipaaf 27.10.2020 ha stabilito che possono accedere al contributo le imprese in attività alla data del 15.08.2020, con codice ATECO prevalente 56.10.11, 56.10.12, 56.21.00, 56.29.10, 56.29.20 e, limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo, con Ateco 55.10.00. Si tratta soprattutto di ristoranti, pizzerie, mense, catering.

Per le attività agrituristiche, il cui codice è previsto, si pone il problema della prevalenza in quanto l’agriturismo per sua natura è un’attività non prevalente e deve essere accessoria all’attività agricola, la quale deve rimanere attività principale.

La condizione necessaria per ottenere il contributo è che l’ammontare medio del fatturato e dei corrispettivi dei mesi da marzo a giugno 2020 sia inferiore ai 3/4 dell’ammontare medio del fatturato e dei corrispettivi dei mesi da marzo a giugno 2019: in pratica, ci deve essere una riduzione superiore al 25%. Il contributo spetta anche in assenza di calo ai soggetti che hanno avviato l’attività dal 1.01.2019.

Il contributo a fondo perduto è riconosciuto per gli acquisti di prodotti che provengono da filiere agricole e alimentari, effettuati dopo il 14.08.2020 e fino alla data di presentazione della domanda. Sono compresi prodotti vitivinicoli, della pesca e dell’acquacoltura, DOP e IGP, prodotti acquistati direttamente da produttori e prodotti ottenuti da filiera nazionale integrale dalla materia prima al prodotto finito. È necessario che gli acquisti abbiano ad oggetto almeno 3 differenti tipologie di prodotti (latte, vino e pasta, per esempio) e che il prodotto principale (cioè quello che ha generato la spesa maggiore) non superi il 50% della spesa totale sostenuta e documentata. La spesa sostenuta deve essere compresa tra 1.000 e 10.000 Euro (Iva esclusa): pertanto, devono essere trasmesse fatture fino a tale importo.

Come previsto dal Decreto Mipaaf 27.10.2020, che ha stabilito i criteri e le modalità di erogazione del contributo, le domande devono essere presentate tramite il sito www.portaleristorazione.it. In alternativa, è possibile presentare domanda agli uffici postali. La domanda deve essere presentata dal legale rappresentante dell’impresa e non può essere presentata da un intermediario. È previsto un onere di accesso pari a 30 Euro, che si paga al momento dell’iscrizione al portale o tramite bollettino, per chi accede via Poste.

Per ogni domanda ammessa è garantito il rimborso di 1.000 Euro; le risorse che rimangono a disposizione saranno ripartite tra tutti i beneficiari che ne hanno diritto, ognuno fino a un massimo di 10.000 Euro, fermo restando che il contributo non può mai essere superiore alla spesa sostenuta.

Il contributo rileva ai fini del regime de minimis, che però in base alle determinazioni della Commissione Europea il limite è divenuto di 800.000 Euro (100.000 Euro per l’agricoltura). Il contributo non concorre a formare il reddito imponibile e il valore della produzione ai fini Irap. Gli acquisti devono essere comprovati da idonea documentazione fiscale (fatture, DDT) e devono essere “quietanzati”, cioè occorre dimostrare che il pagamento è avvenuto. A tal fine si possono usare i moduli disponibili nella sezione “Documentazione” del portale. Occorre tenere presenti anche gli allegati di cui all’art. 5, D.M. 27.10.2020.

Il rimborso verrà erogato con un anticipo del 90% e il saldo del 10% dopo aver presentato le quietanze di pagamento.

Autore: Gian Paolo Tosoni – Sistema Ratio Centro Studi Castelli Srl

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