Allo studio il ritorno alla penalizzazione delle violazioni in materia di appalto, subappalto e somministrazione illecita. In un prossimo provvedimento le nuove misure che comprenderanno anche la decadenza dai benefici contributivi e fiscali e il potenziamento dell’attività ispettiva.
Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 21.02.2024, un’informativa del Ministro del Lavoro ha annunciato che nel prossimo Consiglio dei Ministri sarà inserito un provvedimento finalizzato al potenziamento della tutela in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, il coordinamento e il rafforzamento delle attività ispettive e del sistema sanzionatorio, anche in riferimento al subappalto e alla somministrazione illecita e fraudolenta.
Tra le misure a cui lavora il Governo, in particolare, è previsto il ritorno alla penalizzazione delle sanzioni in materia di appalto, subappalto e somministrazione illecita, a cui si affianca l’interdizione dagli appalti da 2 a 5 anni in caso di gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. A ciò si aggiungono la sospensione e la decadenza dai benefici fiscali e contributivi per le imprese irregolari, l’innalzamento delle attuali sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare e un coordinamento delle Procure della Repubblica sulle attività di indagini per i reati in materia di lavoro e di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Secondo quanto evidenziato dal Ministro del Lavoro, con particolare riguardo al settore edile, il livello di irregolarità registrato è pari al 76,48% superando l’85,2% tra le aziende impegnate nell’ambito dei lavori collegati al superbonus 110%. Nel 2023, su 92.658 accessi in cantiere, 20.755 si riferivano alla vigilanza in materia di salute e sicurezza, con un incremento di 3.720 ispezioni rispetto all’anno precedente. Secondo l’ultimo rapporto Inail le denunce di infortuni sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre sono state oltre 585.000 (-16% rispetto al 2022), 1.041 delle quali con esito mortale.
Tra i temi affrontati nel corso dell’informativa è emerso che l’attività di controllo nel 2024 potrebbe essere incrementata del 40% rispetto al 2023 grazie a un ampliamento delle forze ispettive. Ad oggi, il personale a disposizione dell’INL è pari a 3.198 ispettori civili, dei quali 846 tecnici, a cui si aggiunge il personale ispettivo del Nucleo carabinieri, dell’Inps e dell’Inail. Tra le intenzioni del Governo, vi è lo sblocco delle assunzioni, per incrementare di 500 unità il contingente degli ispettori del lavoro, con un ulteriore aumento del nucleo ispettivo Carabinieri e del personale di Inps e Inail.
Il ritorno alla penalizzazione delle violazioni nell’ambito delle esternalizzazioni del lavoro arriva dopo la trasformazione in illeciti amministrativi di numerose ipotesi di reato in materia di lavoro e di previdenza obbligatoria, disposta dal D.Lgs. 8/2016.
Attualmente, la somministrazione abusiva (art. 18, c. 1 D.Lgs. 276/2003) è considerata un illecito punito con una sanzione amministrativa pari a 50 euro per ogni lavoratore occupato e per ciascuna giornata di lavoro; mentre, è di natura penale la somministrazione abusiva con lo sfruttamento di minori.
In tema di appalti e subappalti la disposizione di riferimento è l’art. 18, c. 5-bis D.Lgs. 276/2003, che prevede una sanzione amministrativa che non ha avuto, ad oggi, un adeguato effetto deterrente contro le violazioni.
Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Mario Cassaro – Sistema Ratio Centro Studi Castelli