Dal SMS marketing a Bing, da Pinterest ai podcast, le potenzialità degli strumenti per distinguersi dalla massa.
Quando si passa dal marketing strategico a quello operativo, la maggior parte degli addetti ai lavori utilizza le solite piattaforme: Facebook, Google Ads, YouTube, poi, per fidelizzare i clienti, l’e-mail marketing. Nessuno nega che questi strumenti collaudati siano molto incisivi, tuttavia andrebbero considerati anche canali parecchio sottovalutati, che stanno dando grandi risultati.
SMS Marketing – Benché lo smartphone sia diventato il dispositivo più utilizzato per connettersi in rete, solo il 55% degli imprenditori intervistati riferisce di utilizzare l’SMS marketing come parte integrante della propria strategia di acquisizione e manutenzione del parco clienti. L’SMS marketing è più efficace rispetto all’e-mail marketing ed è il miglior strumento per conservare i clienti, con il ROI più elevato in assoluto. Secondo la ricerca di Simple Texting, le percentuali di clic del marketing tramite SMS sono in media comprese tra il 25% e il 30%, mentre le medie dell’e-mail marketing sono inferiori al 3%.
Bisogna comunque osservare due regole d’oro: non essere assillanti con continue proposte e non messaggiare i clienti fuori dall’orario di lavoro.
Bing – La pubblicità sul motore di ricerca Bing, che è un prodotto Microsoft, è molto trascurata perché la maggior parte delle aziende accorda fiducia alla ricerca a pagamento su Google, che è tuttora il numero uno per raggiungere il proprio target, a livello di portata e precisione. Tuttavia, è proprio per questo motivo che Bing ha meno concorrenza pubblicitaria.
Bing avvicina milioni di utenti che non vengono raggiunti da Google. Poiché la pubblicità su questo portale funziona in modo simile a Google, è relativamente semplice aggiungere Bing al proprio marketing mix e riuscire così ad essere ben posizionati nel proprio settore.
Pinterest – Con una stima di 445 milioni di utenti mensili, Pinterest garantisce un canale importante per chi si affaccia al mercato. Poiché gli utenti sono alla continua ricerca di novità, è più probabile che interagiscano con gli annunci rispetto ad altre piattaforme.
I costi di conversione degli annunci fatti con Pinterest sono inferiori di 2,3 volte rispetto ad altri social. Vero è che si tratta di una piattaforma che si basa sull’esposizione di immagini dal forte impatto emotivo, poco adatta a chi propone servizi, ma se si trova il modo di inserire surrettiziamente foto che riproducono prodotti complementari ai servizi offerti, il gioco è fatto. Ad esempio, un interior designer potrebbe postare lampadine alla moda, per fare emergere solo in un secondo momento la sua professionalità.
Podcast – La popolarità del podcasting è salita alle stelle negli ultimi anni e le piccole imprese stanno iniziando a seguire questa tendenza. Il lancio di un podcast può essere un ottimo modo per aumentare la visibilità, posizionandosi come esperto su un argomento. I podcast sono in costante crescita in termini di popolarità ed è, quindi, importante partecipare finché non sarà troppo inflazionato.
Molte persone trovano utile ascoltare i podcast mentre sono in viaggio per evitare la sensazione di perdere tempo. Questo vale per un enorme segmento della popolazione che si sposta per lavoro, la cui attenzione viene catturata quando sono sopra pensiero, cioè nel momento in cui sono più vulnerabili. Quando si ascolta un podcast, c’è maggiore interesse rispetto al coinvolgimento che suscita un video su YouTube.
I podcast devono essere colloquiali per cui, se bene organizzati, sembra di partecipare a una chat col relatore. Bisogna manifestare al pubblico il proprio lato più umano e meno commerciale possibile.
In un mercato affollato di proposte di ogni genere, anche la differenziazione degli strumenti è un modo eccellente per distinguersi dalla massa. Quale tra questi quattro appena elencati fa per voi?
Autore: Stefano Donati – Sistema Ratio Centro Studi Castelli