Tutti devono sapere quello che viene fatto in azienda per una lettura complessiva dei procedimenti e per pianificare le fasi di sviluppo di ogni progetto, migliorando la produttività e l’efficienza.
Il mondo di oggi fatto di connessioni e difficoltà pone continuamente le persone di fronte alla necessità di affrontare la vita con le sue asprezze, per poi uscirne trasformati. Adottare provvedimenti strategici e con influssi a lungo sulla vita aziendale è molto complicato.
Quando si affronta una contingenza è spesso dannoso agire in modo emotivo e irrazionale. Se le opzioni da valutare sono troppe, la mente si blocca e sceglie l’alternativa più comoda che quasi sempre è purtroppo quella meno adatta. Diventa cruciale mantenere calma e lucidità e sapere quali atteggiamenti instaurare. La chiarezza è fondamentale: significa sapere cosa fare. In questi casi l’utilizzo di mappe mentali può aiutare a prendere decisioni rapidamente.
Le mappe mentali sono rappresentazioni grafiche a raggiera di informazioni e idee che vengono ordinate inserendo al centro il nucleo concettuale e facendo partire le nozioni secondarie come rami che si sviluppano verso l’esterno. L’uso di parole chiave, immagini e colori consente la disposizione strategica dei pensieri principali in maniera immediata e ne rende più semplice e veloce l’interiorizzazione, catturando in modo vivido l’attenzione del cervello. Grazie alla loro capacità di sintesi, questi prospetti consentono di strutturare fondamenti e idee in ordine di priorità offrendo una visione logica, vivace e attraente.
La struttura curvilinea parla lo stesso linguaggio dei neuroni e favorisce il ricordo. L’introduzione di queste metodologie consente un buon livello di trasferimento degli elementi basilari e un adeguato livello di descrizione della realtà complessa, oltre a favorire percorsi interni di collaborazione. L’applicazione deve infatti basarsi su sessioni collettive che facilitano reciproca conoscenza e confidenza, propedeutiche allo sviluppo di fiducia e trasparenza. La metodologia semplifica la circolazione di progetti articolati all’interno dei gruppi di lavoro e delle strutture orizzontali, ma soprattutto accelera il trasferimento “a cascata” delle informazioni dai livelli gerarchici più alti a quelli intermedi.
La rappresentazione del quadro d’insieme consente di rilevare vantaggi e svantaggi di ogni scelta, generando una maggiore determinazione. La premessa fondamentale per l’utilizzo efficace di questa tattica è il pensiero laterale e la disponibilità a cambiare il punto di vista, per aprirsi a un’interpretazione generale. La tecnica favorisce la condivisione della missione e della visione nonché dei valori chiave alla base dello storytelling d’impresa verso il pubblico di riferimento (dipendenti, clienti, partner, azionisti, sindacati, organi di stampa, ecc.).
Le mappe assumono anche la valenza di acceleratore della comunicazione interna, stimolando la promozione di idee creative e lo scambio di proposte progettuali. Gli impieghi sono diversi: apprendere i contenuti; elaborare le procedure; gestire le risorse umane; gestire il tempo; ideare un nuovo prodotto o servizio. L’introduzione di questa insieme ad altre metodologie innovative può rappresentare un’interessante opportunità per vincere la sfida odierna della complessità.
Autore: Manrico Merci – Sistema Ratio Centro Studi Castelli Srl