La cafonaggine da remoto: quelli che…

Come ci si comporta durante una videocall professionale? Esistono regole o basta il buon senso? Un sondaggio ce lo rivela.

Il buon funzionamento di una comunità di persone necessita di regole, meglio se condivise. In uno Stato esistono i codici con le varie leggi che tutelano la vita sociale. Poi, esiste un “codice comportamentale” che spesso esula dalla legislazione ufficiale: c’è chi la chiama “morale”, chi “consuetudini” o chi, semplicemente, “buona educazione”.

Essendo regole non scritte, non codificate, sono spesso fonte di discussione e di controversie. Tanto per fare un paio di esempi, cosa pensate di queste affermazioni: l’uso degli stuzzicadenti è consentito a tavola, ma coprendo la bocca con la mano; il pollo si può mangiare con le mani; quando si entra in un locale pubblico, l’uomo deve far passare davanti la donna.

Se siete d’accordo anche solo ad una di queste tre affermazioni, state sbagliando, state andando contro alle regole di buona educazione. Non siete d’accordo? Chi ha ragione? Non c’è una legge che definisce questi comportamenti, alla fine ognuno tende a fare quello che mediamente fa il suo gruppo di appartenenza.

E ancora: pensate a quando vi accingete a parcheggiare facendo retromarcia ed uno, da dietro si infila nel “vostro” parcheggio. Lite assicurata, si spera solo verbale. Lo sapete chi ha ragione? Secondo la buona educazione, avete ragione voi; secondo il Codice della Strada ha ragione …lui! Infatti, un posto pubblico è del primo che lo occupa.

Come vedete, a volte addirittura la legge è di contrasto alla buona educazione o alle normali consuetudini.

Queste premesse sono indispensabili per capire come ci si deve comportare in una situazione oggi molto frequente: le video chiamate professionali.

Ormai fanno parte della nostra vita: le usiamo con clienti, fornitori, colleghi, partner commerciali. Le usiamo per aggiornarci, per studiare, per tenere riunioni e conferenze. Parliamo con una persona o con 1.000 contemporaneamente, in ogni parte del globo.

La pandemia Covid ha costretto milioni di persone ad apprendere questa modalità di comunicazione utilizzandola quasi quotidianamente. Ma non esistono ancora codici o leggi per definire come ci si comporta quando si comunica “online”; quindi, siamo nel campo aleatorio delle consuetudini.

In questi giorni è uscito un interessante sondaggio (Spell s.r.l. – marzo 2023 – campione utenti generici Linkedin) che invece di dare delle regole, chiede alle persone da cosa sono più infastiditi durante le videochiamate professionali (escluse le private e personali).

Ecco i risultati del sondaggio, intitolato: “L’Hit Parade della cafonaggine da remoto”, dal più fastidioso (1°) al meno fastidioso (10°).

1. quelli che… intanto parlano con altri;

2. quelli che… intanto fanno altro;

3. quelli che… parlano sopra agli altri;

4. quelli che… ti invitano a videochiamate in cui non sei necessario;

5. quelli che… si esplorano orifizi oto-oro-rino durante la videochiamata;

6. quelli che… ti mettono la videochiamata alle otto di sera;

7. quelli che… lasciano aperti i microfoni;

8. quelli che… urlano;

9. quelli che… palesemente si stanno messaggiando al cellulare;

10. quelli che… ai webinar usano le slide anche per dire buongiorno.

Ogni commento è superfluo, i risultati del sondaggio sono assolutamente chiari e, a mio parere, condivisibili. Che ne pensate?

Autore: Eros Tugnoli – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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