È una fotografia a tinte fosche, quella scattata dal nuovo simulatore Inps sulle pensioni. Viene di fatto pronosticato uno slittamento sempre più avanti del ritiro dal mercato del lavoro: chi ha oggi trent’anni rischia di andare in pensione in media intorno ai 70 anni.
l Ma entriamo nel dettaglio delle simulazioni. Chi ha compiuto quest’anno 30 anni e ha iniziato a lavorare da poco riuscirà ad andare in pensione tra i 66 anni e 8 mesi nel caso abbia versato 20 anni di contributi e maturato un assegno superiore a una certa soglia (3 volte l’importo mensile dell’assegno sociale nel 2024, quindi 1.603,23 euro) e a 74 se non riusciranno a versare almeno 20 anni di contributi.
l Ma anche per chi viaggia intorno ai 40 anni le cose non vanno molto meglio. Un uomo nato a gennaio del 1980, impiegato nel settore privato e che ha cominciato a versare nel 2005 (interamente nel sistema contributivo quindi), andrebbe in pensione di vecchiaia a 68 anni e 9 mesi. Potrebbe anticiparla a 65 anni e 7 mesi se ha maturato un assegno superiore a una data soglia (per il 2024 3 volte l’assegno sociale), ma deve rimandarla fino a 73 anni e 2 mesi di età se non matura nel complesso 20 anni di contributi.
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli
Foto: archivio Qdpnews.it
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