PNRR: Bando Imprese Borghi d’Italia

Contributi a fondo perduto per le Pmi fino a 150.000 euro per “Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale”.

Dall’8.06.2023 e fino all’11.09.2023 si possono presentare le domande sul sito di Invitalia. I contributi sono previsti dal bando “Imprese Borghi” del 4.04.2023, promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia. La dote economica disponibile è pari a 188 milioni di euro, previsti dal PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”.

Le agevolazioni sono rivolte a micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al RUNTS – Registro Nazionale Terzo Settore.

Il sostegno è destinato a progetti imprenditoriali da localizzare in una o più unità locali ubicate nei Comuni/Borghi storici assegnatari di risorse per i “Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale”, nel campo delle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.

I progetti potranno promuovere in modo innovativo la rigenerazione dei piccoli Comuni attraverso l’offerta di servizi, sia per la popolazione locale sia per i visitatori, nonché la sostenibilità ambientale, proponendo progetti attenti alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare.

Sono previsti contributi a fondo perduto, nel rispetto del Regolamento de minimis, per un importo massimo pari a 75.000 euro, fino alla misura massima del 90% delle spese ammissibili.

Tale percentuale è elevabile al 100% nel caso di: nuove imprese da costituirsi a seguito del provvedimento di concessione del contributo; imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili.

Le imprese devono finanziare con risorse proprie la quota non coperta dalle agevolazioni.

Sono finanziabili le seguenti tipologie di investimenti: impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili; componenti hardware e software; brevetti, marchi e licenze; certificazioni direttamente correlate al progetto da realizzare; opere murarie nel limite del 40% del programma di spesa complessivamente considerato ammissibile.

Almeno il 50% degli investimenti complessivamente richiesti deve essere destinato a misure in grado di fornire un contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, in coerenza con il tagging climatico assunto dall’Investimento 2.1 e relativo campo di intervento 024.

Di seguito forniamo alcuni esempi di capitale circolante finanziabile: materie prime; servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa; utenze e canoni di locazioni connesse alle unità locali oggetto dell’iniziativa.

La linea di intervento a sostegno delle imprese, oggetto dell’avviso in commento, si inserisce in maniera specifica negli obiettivi del PNRR – Next Generation e deve, quindi, garantire il mantenimento dei livelli occupazionali esistenti e creare nuovi posti di lavoro. Deve anche essere in grado di mitigare la crisi sociale ed economica che ha colpito piccoli Borghi e paesi, già caratterizzati da economie deboli, riorientando la strategia di sviluppo e rigenerazione in linea con i cambiamenti della domanda che si sono verificati negli ultimi anni, gravati prima dall’overtourism e poi dalle difficoltà generate dalla diffusione della pandemia Covid.

Le imprese sono inoltre chiamate a contribuire alle sfide ambientali e al contrasto del cambiamento climatico e quindi ad adottare comportamenti responsabili e sostenibili con riferimento particolare alla riduzione delle emissioni inquinanti, alla riduzione dei consumi, allo smaltimento dei rifiuti, alle soluzioni di economia circolare.

Autore: Cinzia De Stefanis – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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