Negli ultimi mesi i prezzi del burro sono saliti alle stelle, raggiungendo livelli record in tutta Europa: una cattiva notizia per fornai e pasticceri che si preparano alle celebrazioni natalizie e devono già far fronte ai costi elevati di cioccolato e zucchero.
Secondo gli analisti, l’impennata dei prezzi è determinata dalla forte domanda di burro, da scorte ridotte e dalla tendenza dei trasformatori lattiero-caseari a utilizzare più latte per i prodotti più redditizi come il formaggio. Il burro europeo veniva scambiato sui mercati mondiali a un record di 8.706 dollari USA per tonnellata metrica entro il 29.09.2024, in aumento del 83% su base annua, secondo gli ultimi dati ufficiali della Commissione Europea.
Anche in Australia e Nuova Zelanda i prezzi sono più alti rispetto all’anno precedente, ma si sono allontanati dai massimi estivi. Mentre le grandi aziende alimentari hanno coperto gran parte delle scorte di burro prima di iniziare a produrre i dolci natalizi, l’impatto sui piccoli produttori dovrebbe essere più significativo, con un aumento inevitabile dei prezzi.
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli
Foto: archivio Qdpnews.it
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