• La Fondazione Osservatorio PyME con Unioncamere ha organizzato “Le mappe industriali dell’America Latina – Imprese italiane e opportunità d’investimento: il caso Colombia”, con le linee guida utili per mappare e monitorare le opportunità d’investimento e gli spazi reali di collaborazione offerti in vari settori (agroalimentare, chimico, farmaceutico, tessile e abbigliamento) dai territori latino-americani.
• I dati: € 5,3 miliardi, tanto vale l’import-export italiano con l’America Latina nei primi 3 mesi del 2019 nei confronti di Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Repubblica Domenicana, Ecuador, Messico, Paraguay, Perù, Uruguay.
• Si tratta di € 3,1 miliardi di export e 2,3 miliardi di import. Stabili gli scambi (-0,6% in un anno) mentre cresce l’import, +4%. Prime Regioni, la Lombardia con 1,2 miliardi di scambi di cui 820 milioni di export che cresce in un anno del 3%, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto con oltre 400 milioni di scambi. In un anno, nel 2018, l’export italiano è stato di 13,5 miliardi e l’import di 9 miliardi.
• I principali Paesi per export sono: Messico con € 981 milioni nel 2019 (+3%), Brasile con € 944 milioni, Argentina e Cile con circa € 200 milioni, quest’ultimo in crescita del 14% in un anno.
• I principali Paesi per import sono: Brasile con € 889 milioni, +4%; Argentina, che cresce del 28%, Messico, Cile e Colombia con circa € 200 milioni.
• Le prime Province italiane per export manifatturiero sono Milano (€ 330 milioni di export e 125 milioni di import) e Torino (151 milioni e 66 milioni). Seguono tutte con 140 milioni circa, Asti, Bologna (+8% in un anno), Vicenza e Bergamo.
Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli