Appartenente alla famiglia delle Ebenacee, il caco è un frutto tipicamente autunnale conosciuto con nomi diversi e forme regionali, caco, diòspero, loto, pomo o kako, apprezzato per il gusto dolce, il sapore ricco e la colorazione arancione che ne denota la piena maturazione.
La coltivazione dell’albero di cachi, tra le più antiche al mondo, risale a oltre 2000 anni fa, in Cina, mentre in Italia questo frutto viene prodotto a partire dal ‘900, inizialmente solo nelle regioni meridionali, per poi diffondersi in tutta la penisola.
Attualmente le maggiori coltivazioni, rinomate per l’alta qualità e con esportazioni anche all’estero, sono in Sicilia. Il caco ha proprietà e benefici molto preziosi per la nostra salute, vediamoli insieme.
Tipologie e composizione
La maturazione dei frutti avviene tra ottobre e novembre, quando la pianta ha ormai perso tutte le foglie e risulta completamente spoglia. Tra le varietà più note troviamo il loto di Romagna, il Fuyu, il Kawabata e i Suruga, tutte appartenenti alla tipologia del cosiddetto caco comune, molto dolce e dalla polpa morbida e cremosa; esiste poi il caco-mela, sodo e croccante, dal sapore vanigliato.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali, il cachi è composto per l’80% da acqua; inoltre contiene:
– zuccheri;
– fibra;
– potassio;
– calcio;
– fosforo;
– magnesio;
– vitamina A;
– vitamina C;
– vitamina E;
– vitamine del gruppo B (niacina, tiamina e riboflavina);
– antiossidanti (tra cui betacarotene, licopene e zeaxantina).
Anche le calorie sono abbondanti, mentre proteine e lipidi sono presenti solo in piccolissime quantità. Si tratta, quindi, di un frutto prezioso per la salute, se consumato all’interno di una dieta varia e bilanciata.
Cachi: consigli di utilizzo
Essendo un frutto molto dolce e saporito, il cachi è ottimo gustato come tale, preferibilmente alla mattina, per beneficiare al massimo del suo apporto energetico.
Si può utilizzare anche per la preparazione di frullati, marmellate e dolci, ad esempio in abbinamento a un semifreddo di marroni: l’unica accortezza da tenere a mente è che per godere dei suoi benefici, va consumato maturo, quindi morbido al tatto e dal colore arancione intenso.
Diversamente, se avete un albero di cachi in giardino e li cogliete ancora acerbi, potete velocizzare la maturazione ponendoli vicini a delle mele o delle pere, le quali rilasciano etilene.
Una volta maturi, i cachi vanno consumati molto in fretta in quanto si conservano per un periodo di tempo limitato, anche se riposti in frigorifero. Infine, può essere utile ricordare che possono anche essere essiccati, ma in tale caso si deve usare il frutto acerbo, che deve essere sbucciato, denocciolato a tagliato a spicchi.
Autore: Elena Rizzo Nervo – Sistema Ratio Centro Studi Castelli Srl