Produttori di vino e dichiarazioni da presentare

Il Ministero delle Politiche Agricole ha emanato il 18.07.2019 un decreto che sancisce nuove disposizioni in materia di dichiarazioni di vendemmia e produzione vinicola, abrogando e sostituendo quello vigente dal 26.10.2015. La normativa stabiliva 2 distinte scadenze, rispettivamente, per le dichiarazioni di vendemmia (15.11) e le dichiarazioni di produzione (15.12).

L’epocale passaggio dai registri cartacei al registro dematerializzato dei prodotti vitivinicoli, avvenuto in via definitiva nel giugno 2017, ha reso quanto mai auspicabile la modifica della normativa: un cambiamento che ha comportato, per molte realtà, costosi investimenti in termini economici e di tempistica.

A fronte di tali oneri, tuttavia, non si può ancora affermare che gli operatori abbiano potuto godere di altrettanti benefici. In termini di semplificazione degli adempimenti è stato compiuto un passo avanti, così come è indubbio che l’inserimento di determinati processi tecnico-informatici richieda tempo: se tutti i dati relativi alle movimentazioni di cantina vengono annotati nel registro, è lecito attendersi che tali dati possano essere estratti dal registro stesso, per essere nuovamente utilizzati.

In questo contesto, un primo passo è stato compiuto con l’automazione delle dichiarazioni di giacenza. Ciò nonostante, la facoltà di avvalersi delle informazioni presenti nel registro telematico per la compilazione della dichiarazione di produzione presenta tuttora molte perplessità: a titolo esemplificativo, la compilazione della dichiarazione di vendemmia dovrà continuare manualmente, come negli anni passati; per alcuni prodotti nel registro telematico non sussiste obbligo di indicare la campagna di riferimento.

Inoltre, in alcune Regioni le nuove disposizioni non sono ancora state recepite e verranno adottate a partire dalla campagna 2020-2021, con la conseguenza che non vige alcun obbligo di attivare questa funzionalità nell’annualità in corso.

Pertanto, lo scenario si presenta spaccato a metà: le aziende le cui sedi sono ubicate in Regioni facenti riferimento direttamente all’organismo pagatore Agea, hanno buone probabilità che la funzionalità per la compilazione delle dichiarazioni di produzione a partire dal registro sia utilizzabile già dalla campagna 2019-2020, in quanto Agea/Sin/Icqrf stanno lavorando in questa direzione; per le aziende che invece risiedono in Regioni dotate di organismo pagatore autonomo, tutto dipenderà dalla volontà e dalla capacità di questi organismi e delle relative Amministrazioni regionali, che potranno stare al passo con le innovazioni, oppure prendersela comoda e mettere in attesa gli operatori della filiera per un altro anno.

Tanti dubbi, poche certezze. Sebbene siano stati fatti passi da gigante in termini di semplificazione con il registro dematerializzato, risultano ancora molti punti interrogativi a fianco del mancato recepimento delle disposizioni.

Autore: Paolo Lacchini

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