Settore del lusso in frenata

Il settore del lusso ha iniziato a registrare una frenata nella seconda parte del 2023, quando la crescita si è ridotta al 6%, risentendo del rallentamento soprattutto di alcune aree geografiche come Cina e Stati Uniti.

Lo affermano fonti Mediobanca durante la IV Luxury Goods Conference. In particolare, la domanda di beni di lusso è continuata a calare nella prima parte del 2024 e per la seconda parte non si attende un’inversione di tendenza. Negli ultimi 12 mesi è avvenuta una forte polarizzazione delle performance: circa la metà del settore riporta trend positivi (spesso in coincidenza con i marchi di fascia alta) e l’altra metà ha registrato un risultato negativo a doppia cifra.

L’Europa ha mostrato maggiore resilienza grazie alla clientela locale e a corposi flussi turistici, che hanno consentito la tenuta di Paesi come Francia e Italia. Gli Usa hanno registrato un vistoso calo: il taglio dei tassi potrebbe favorire lo shopping, ma il quadro rimane complesso. La Cina è il mercato che di gran lunga soffre di più per l’andamento dell’economia e anche perché gli stessi cinesi cercano un lusso più sobrio. Infine, la nota positiva è il Giappone, che beneficia dello yen debole e quindi di flussi turistici sostenuti.

Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli
Foto: archivio Qdpnews.it
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