Proteggere i propri dati non è una questione banale: è proprio questo il focus della Giornata internazionale del backup (World backup day), iniziativa sorta nel 2011 proprio per evidenziare questo aspetto e ricordata il 31 marzo di ogni anno.
In questa data, infatti, compagnie e aziende del settore diffondono articoli e post sui principali canali di comunicazione, in quanto risulta fondamentale proteggere i dati, considerato l’aumento consistente di attacchi informatici.
L’idea della Giornata è partita a seguito del post di un utente in una chat di discussione americana: lì l’uomo aveva spiegato di aver perso il proprio disco rigido e di desiderare aver incontrato prima qualcuno che gli avesse spiegato l’importanza del backup dei propri dati, specie in eventualità come quella a lui capitata.
Secondo quanto riportato da alcune realtà del settore, a essere di più nel mirino di questi stessi attacchi sarebbero le imprese del settore manifatturiero del Made in Italy, le attività operanti nell’ambito tecnico-scientifico e i servizi professionali.
Serve, pertanto, avere consapevolezza di ciò, in quanto non sempre le realtà imprenditoriali si dimostrano preparate di fronte a una simile eventualità.
Purtroppo, spesso questo atto non viene fatto, o per eccessiva pigrizia oppure perché non si ha chiara l’importanza del tema.
A illustrare la rilevanza del backup è stata un’azienda del settore, Gaia Informatica, con sede nel Veneziano.
“Ragionando a livello di aziende, bene o male un sistema di backup ce l’hanno – è la premessa fatta da Gaia Informatica – Il problema è poi che c’è la pigrizia di doverlo controllare: ciò emerge quando si scopre di perdere i dati”.
“Il problema fondamentale è che fare un backup e controllarlo richiede un po’ di tempo: molto spesso per pigrizia non viene fatto e, invece, è una cosa su cui si dovrebbe insistere un po’ di più – prosegue l’azienda – Una buona parte di clienti si rende conto e accetta la cosa, altri invece danno per scontato che, se succede qualcosa, in qualche modo si riesce a recuperare i dati ma, purtroppo, non è vero”.
“Quindi, ogni tanto, capita che i clienti perdano i dati – continua – I dati sono dentro al disco fisso del computer quindi, se si danneggia quello, nel 90% dei casi non è più possibile recuperarli, in nessuna maniera. Ci sono delle aziende specializzate che fanno dei tentativi di smontaggio e di ricostruzione del disco, per vedere se dentro si può recuperare qualcosa, però non danno garanzie e, nel caso dovessero ritrovare qualcosa, giustamente si fanno pagare a peso d’oro”.
“Diciamo che l’unica maniera è quella di fare più copie dei dati su dispositivi esterni e ovviamente verificarli quasi quotidianamente – aggiunge – Nel momento in cui mi rubano il computer, si è rotto o l’ho perso, io ho il mio backup”.
Quanto spesso si verificano casi di perdita di dati?
“Cancellazione di singoli documenti, importanti ma anche ricostruibili, succede molto di frequente – ha risposto l’azienda – I casi di perdita totale di dati accadono raramente, però è avvenuto che non siano stati più recuperati proprio perché il cliente non aveva delle copie. Spesso c’è chi ha bisogno di riavere un singolo file e, in questo caso, quando ci sono delle copie, lo recuperiamo quasi sempre”.
(Foto: Freepik).
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