Oggi, martedì 8 agosto, si celebra la “Giornata Internazionale del Gatto“, un animale amato da tante famiglie italiane e un vero e proprio compagno di vita per molte persone.
Dagli anziani che vivono da soli ai single, passando per diversi nuclei familiari, sembra che la passione per i mici, animali apparentemente più autonomi dei loro “nemici-amici” cani, sia molto forte anche nella Marca Trevigiana.
Gli antichi egizi furono tra i primi popoli ad adorarli come divinità (si pensi alla dea Bastet), mentre nel cristianesimo medievale i gatti furono perseguitati per il loro “presunto legame” con il diavolo.
Ci sono tante leggende e racconti dedicati a questi animali, come quella del Ponte del Diavolo a Cividale del Friuli: si dice che, per costruirlo, i cividalesi avessero chiesto aiuto a Lucifero in persona.
Il Diavolo accettò, chiedendo il cambio l’anima del primo cividalese che, una volta finiti i lavori, avrebbe camminato sopra il manufatto.
La gente del posto lo ingannò, facendo attraversare il ponte proprio da un gatto (o da una cane, in altre versioni).
Per tornare in Veneto, invece, è celebre la frase “vicentini magnagati” legata a tre leggende: una è riferita ai moti risorgimentali antiaustriaci del 1848 e le altre due al periodo d’oro della Serenissima Repubblica di Venezia.
C’è anche chi scherza sul fatto che per dire la frase “hai mangiato” in vicentino si affermava “gatu magnà” (da questo “magnagati”).
L’affetto per questo animale, protagonista di tante interazioni social, di approfondimenti, libri, riviste specializzate ed eventi, fa da contraltare al fenomeno dell’abbandono.
Come testimoniano alcune associazioni che operano nel territorio trevigiano, come “ReteMiao” di Cornuda e “GattiVagabondi” di Villorba, il fenomeno dell’abbandono dei gattini non accenna a diminuire e nel periodo estivo diventa una vera e propria emergenza.
Solo alcuni giorni fa, i volontari di ReteMiao avevano lanciato un appello social per trovare degli stalli.
“Altri recuperi oggi – commentavano -, stiamo scoppiando, siamo costrette a rifiutare i mici se non si rende disponibile qualche persona”.
Già nello scorso mese di maggio, purtroppo, l’associazione GattiVagabondi si era vista sommersa dalle richieste d’aiuto.
Il rifugio di via Boccaccio era già allo stremo, per questo i volontari avevano lanciato un appello rivolto a chiunque volesse mettersi in gioco e accogliere dei gattini per garantire loro la sopravvivenza in attesa di darli successivamente in adozione.
Si possono contattare le due associazioni trevigiane che aiutano i gatti telefonando al numero 324-0516659 per GattiVagabondi e scrivendo all’indirizzo di posta elettronica retemiao@gmail.com per ReteMiao.
In provincia di Treviso, oltre a numerosi privati e piccole realtà di volontariato che aiutano gli amici felini, opera anche l’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) che dal 2006, dopo diverse vicissitudini e traslochi, gestisce un gattile in via Zamboni a Conegliano nel quale vengono dirottati gran parte dei gattini trovati per strada (è possibile inviare sms o messaggi WhatsApp al numero 327.6393003 o scrivere a treviso@enpa.org).
Queste associazioni organizzano molte iniziative per sensibilizzare la popolazione al rispetto degli animali e al contrasto al triste fenomeno degli abbandoni.
Dai banchetti fuori dai negozi per animali o nelle feste di paese agli incontri informativi rivolti alla cittadinanza, queste realtà si danno da fare per costruire una coscienza civica consapevole delle esigenze e delle necessità dei gatti e degli animali in generale.
Il volontariato in questo settore ha sempre bisogno di nuove risorse e non mancano gli appelli a farsi avanti per dare un piccolo o grande contributo all’interno di queste associazioni.
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