Giornata internazionale delle Donne rurali: una rete per un’agricoltura sostenibile e sociale con “Donne in Campo”

Oggi si celebra la Giornata Internazionale delle Donne Rurali, istituita nel 2007 dalle Nazioni Unite con lo scopo di riconoscere il ruolo chiave delle donne nel promuovere lo sviluppo agricolo. Lo spiccato carattere rurale dei nostri luoghi ha sicuramente contribuito alla nascita di numerosissime imprese agricole. È interessante notare come a capo di molte di queste aziende – circa il 30%, una percentuale decisamente alta rispetto alla media europea, superando Paesi notoriamente agricoli come la Romania, la Polonia e la Spagna – vi siano donne.

Una forza su cui può contare l’agricoltura del nostro territorio è quella di Donne in Campo, l’associazione italiana di imprenditrici e donne dell’agricoltura, riconosciuta sul territorio, nelle Istituzioni nazionali, europee e internazionali e apprezzata dai cittadini che conoscono i mercati agricoli con le loro eccellenze del gusto.

Michela Brogliato, presidente di Donne in Campo per la regione Veneto evidenzia come il numero delle associate sia sempre in aumento, questo anche grazie all’inclusività dell’associazione che comprende non solo le imprenditrici agricole ma tutte le donne che con vario titolo sono impegnate nel settore dell’agricoltura. L’obiettivo che sta a cuore al presidente dell’associazione, e così a chi ne fa parte, “è portare avanti quelle che sono le caratteristiche dell’azienda agricola al femminile, come la diversificazione delle attività e la multifunzionalità, unito a una maggiore attenzione alle prerogative e ai bisogni specifici delle lavoratrici, bisogni spesso diversi da quelli dei colleghi uomini”.

Altri aspetti su cui lavora da anni “Donne in Campo” sono lo sviluppo di una rete d’impresa e la formazione e il perfezionamento delle proprie associate, proponendo alcuni corsi volti a favorirne la crescita imprenditoriale nel settore primario.

Alla domanda di quale sia quel quid a rendere tanto speciale il binomio donna – agricoltura, Brogliato risponde con sicurezza: la passione. Precisando che “in un ambiente tradizionalmente maschile, le donne grazie a impegno, dedizione e innovazione si sono fatte largo rivoluzionando positivamente il settore, introducendo attività di educazione ambientale e alimentare (tra le altre cose il fil rouge che lega le attività di quest’anno è proprio lo spreco alimentare) dimostrando così una spiccata sensibilità verso l’ambiente e le nuove generazioni”. L’attenzione alla sostenibilità e alla responsabilità sociale delle imprenditrici agricole del territorio è dimostrata dalla predilezione alla coltivazione in modo naturale nel rispetto dei principi e dello spirito dell’agricoltura bio, dallo sviluppo delle fattorie didattiche e degli agriturismi.

Brogliato infine invita le giovani donne con la passione per la natura rurale e il settore agricolo ad armarsi di coraggio e forza di volontà perché le possibilità per un futuro fecondo sono concrete, soprattutto considerando la solidarietà e l’unione che le donne impegnate in questo ambiente dimostrano da tempo; capacità di fare rete arricchita dalle esperienze di cooperazione proposte da associazioni come Donne in Campo.

(Foto: Pxhere).
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