“L’istruzione è un diritto umano fondamentale, un bene pubblico prezioso e uno strumento indispensabile per costruire società pacifiche, sostenibili e più giuste”.
Così si può leggere nel Rapporto Globale sull’Apprendimento e l’Istruzione degli adulti a cura dell’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.
L’8 settembre si celebra, infatti, una data importante per l’umanità. Si tratta della giornata mondiale dell’alfabetizzazione, istituita dall’UNESCO il 17 novembre del 1965 per ricordare al mondo l’importanza della cultura e quanto questa possa permettere ad un individuo di sentirsi autonomo per la gestione della propria vita. Viene ritenuta fondamentale per la risoluzione delle grandi piaghe sociali come la povertà, la mortalità infantile, la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, la violazione dei diritti umani e la mancanza della parità di genere.
L’UNESCO ha stimato che nel mondo, ad oggi, siano 781 milioni gli adulti analfabeti, il 64% dei quali donne e che più della metà si trovano in Asia Occidentale e Meridionale, il 24% nell’Africa Subsahariana, il 12% nell’Asia Orientale, il 6,6% negli Stati Arabi e il 4,2% nell’America latina.
La pandemia da Covid-19, purtroppo, ha aggravato la situazione. Durante il 2020 e 2021 gli alunni di 991 paesi sono stati costretti a non andare a scuola in presenza e a seguire le lezioni on-line, per un totale 1,6 milioni di studenti. Questo ha, dunque, accentuato le diversità già esistenti sul piano del genere, della lingua, etnia, povertà e la mancanza di contatto ha creato problemi nella socialità a molti bambini e ragazzi.
Le diversità si sono viste anche nel settore sociale, non tutte le famiglie, infatti, si sono potute permettere, in due anni così difficili che hanno ulteriormente infierito sui problemi economici dei cittadini, di comprare i dispositivi necessari per seguire le lezioni e ciò ha fatto aumentare il numero di analfabeti. Attualmente è stimato in 773 milioni e gli adolescenti che non raggiungono i livelli minimi di competenza in Lettura e Matematica sono pari a 617 milioni.
Dall’altro lato della medaglia, non si può non sottolineare la fondamentale importanza che ha avuto lo sviluppo tecnologico. Esso ha permesso, a tutti coloro che potevano, di seguire le lezioni, lavorare, ma anche di leggere libri, attraverso le diverse applicazioni e di tenersi in contatto col mondo circostante, senza mai farci sentire veramente soli.
La lontananza, durante gli anni della pandemia, è stata colmata da questi nuovi mezzi e, con essa, è emersa ancora di più l’importanza della conoscenza, non solo per comprendere quanto stava avvenendo, con i diversi problemi che sono conseguiti, ma anche per trovare soluzioni efficaci, rese possibili solamente grazie allo studio di scienziati e dottori.
(Foto: web).
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