“L’Oceano: vita e mezzo di vita”. Slogan della Giornata Mondiale degli Oceani 2022

Cade oggi, mercoledì 8 giugno, la Giornata Mondiale degli Oceani e il tema scelto per quest’anno è “L’Oceano: vita e mezzo di vita”.

Un titolo che non lascia spazio a dubbi, ma che vuole evidenziare, nella maniera più chiara possibile, quanto il mare sia fondamentale per il nostro ecosistema e per gli esseri viventi che lo abitano.

Basti pensare che esso ricopre il 70 % della superficie terrestre, ospita l’80% della biodiversità e produce il 50% dell’ossigeno presente nell’atmosfera.

Tra le sue onde accoglie 10 milioni di specie marine, si tratta dunque di un luogo pieno di vita, a partire dalle minuscole alghe e dai batteri che lo compongono, ma sono presenti anche cetacei, come balene e delfini e grandi predatori marini quali gli squali e le orche.

Fa da casa, inoltre, a foche, trichechi, pinguini e a miliardi di altre forme di vita.

Non si può non sottolineare come gli oceani e i sistemi costieri fungano anche da filtri per l’assorbimento di CO2 rilasciato nell’atmosfera e contribuiscano all’economia di intere nazioni. Il PIL mondiale dipende per il 5% proprio dagli oceani.

Oggi purtroppo ci troviamo davanti ad un bivio, gli ecosistemi marini sono sottoposti ad una sempre maggiore pressione. Sono 39 milioni le persone impiegate nella pesca e più di 3 miliardi quelle che dipendono dal pesce come fonte primaria, viene, dunque, pescato un terzo degli stock ittici mondiali, un livello insostenibile, amplificato da cambiamenti nella biodiversità marina senza precedenti.

Per evidenziare il legame dell’uomo col mare, sensibilizzare l’opinione pubblica, ma soprattutto per celebrare ciò che di più caro la natura ci ha dato è nata tale ricorrenza l’8 giugno. Proposta dal Canada nel 1992 in occasione della Conferenza Mondiale su Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro che gettò le basi alla sostenibilità, è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite in forma ufficiale nel 2008.

Grazie a ciò oggi possiamo mettere in evidenza cosa si può fare per salvare i nostri mari: praticare una pesca sostenibile che consiste nel raccogliere la giusta quantità di pesci così da dare loro la possibilità riprodursi, rispetti gli habitat e garantisca sostentamento alle persone che ne vivono, ma è necessario che vengano messe in atto anche misure contro il cambiamento climatico e l’inquinamento, come ridurre l’uso della plastica e sensibilizzare il prossimo.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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