Oggi, lunedì 8 maggio, è la Giornata mondiale della Croce Rossa, una realtà che conta 80 milioni di volontari nel mondo e un Comitato internazionale con sede a Ginevra: l’obiettivo della giornata è quello di avvicinare la cittadinanza al movimento, con un pensiero a quanti si trovano ora impegnati sui fronti di crisi e di guerra.
Per questo nella giornata odierna sono previste delle campagne attive sia a livello nazionale che internazionale.
Una ricorrenza concepita per ricordare il giorno della nascita del fondatore di questo ente, Jean Henri Dunant (noto anche come Henry Dunant), nato proprio l’8 maggio 1828 e deceduto il 30 ottobre 1910.
Si tratta di un imprenditore e filantropo svizzero, vincitore del Premio Nobel per la pace per aver fondato la Croce Rossa. Riconoscimento che gli venne dato nel 1901, il primo anno in cui venne assegnato il Premio.
Nel 1863 Dunant, assieme ad altri quattro concittadini svizzeri (ovvero il giurista Gustave Moynier, il generale Guillaume-Henri Dufour, i medici Louis Appia e Theodore Maunoir), creò un comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti. Una realtà chiamata “Comitato dei cinque”, che ha preceduto il Comitato internazionale della Croce Rossa.
Alla base di questa fondazione fu la presa d’atto della carneficina e la disorganizzazione con cui furono portati i soccorsi durante la battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859, in Lombardia. Una battaglia nel contesto della Seconda guerra d’indipendenza italiana, con l’esercito austriaco da un lato, quello francese e piemontese dall’altro.
Il 26 ottobre 1863 venne organizzata a Ginevra una Conferenza internazionale, con l’adesione di 18 rappresentanti di 14 Paesi, i quali firmarono la Prima carta fondamentale il 29 ottobre dello stesso anno. Un documento contenente le 10 risoluzioni che definiscono le funzioni e i mezzi dei Comitati di soccorso.
Il comitato ebbe la prima occasione d’intervento nel febbraio 1864, con lo scoppio della guerra tra Danimarca e Prussia: furono inviati alcuni rappresentanti di questa realtà, allo scopo di osservare da una parte e dall’altra del fronte il trattamento dei feriti, il quale si rivelò essere differente.
Così, il 22 agosto 1864 si tenne a Ginevra la prima “Conferenza per il miglioramento della sorte dei feriti in guerra” con la partecipazione di 12 Paesi europei, dando vita al nuovo ente di soccorso.
Fu poi nel 1919 che un dirigente della società nazionale della Croce Rossa americana, Henry P. Davidson, propose l’impiego di risorse e persone anche in tempo di pace, ponendo le basi per la costituzione della Lega internazionale delle Società della Croce Rossa.
Il simbolo della Croce Rossa non nacque con riferimenti religiosi, ma era una versione a colori invertiti della bandiera svizzera. Da ricordare, però, che nel 1876 l’Impero ottomano comunicò al governo svizzero l’intenzione di non utilizzare il simbolo della croce, poiché ritenuto offensivo nei confronti dei soldati musulmani. Da qui la decisione di utilizzare il simbolo della mezzaluna calante.
Il Comitato internazionale prese atto della decisione, per mantenere l’unità del movimento, dando il proprio consenso all’impiego di questo simbolo.
Simbolo che venne riconosciuto giuridicamente nel 1929 e adottato dalla maggioranza dei Paesi islamici.
(Foto: Wikipedia).
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