Santi, beati e ricorrenze di oggi, domenica 4 dicembre: Santa Barbara, martire

Si festeggia il 4 dicembre perché in questa data nel 306 morì martire, torturata secondo la leggenda con il fuoco. E per questo viene invocata contro la morte improvvisa per fuoco, contro i fulmini e le esplosioni. Esplosivi e armi vengono tenuti in depositi che si chiamano, non a caso, “santabarbara”.

È la patrona di artificieri, Vigili del fuoco – la cui preghiera recita “La nostra vita è il fuoco, la nostra fede è Dio per Santa Barbara Martire!” – , minatori, marinai, artiglieri, architetti, ingegneri ambientali, muratori, campanari, ombrellai.

Per festeggiarla c’è chi spara a salve in aria e chi visita le caserme dei Vigili del fuoco.                                                        È tra le Sante più venerate al mondo, specie in sud America, Asia, Europa e Stati Uniti. Originaria della Turchia, dove nacque nel 273 d.C. nell’attuale İzmit, a quei tempi Nicomedia, entrò in contrasto con il padre Dioscoro, pagano, a causa della conversione al cristianesimo. Tra il 286 – 287 Barbara si trasferì nella villa rustica di Scandriglia, oggi in provincia di Rieti, al seguito del padre, collaboratore dell’imperatore Massimiano Erculeo.                                                                                           

La conversione alla fede cristiana di Barbara provocò l’ira di Dioscoro. La ragazza fu così costretta a rifugiarsi in un bosco dopo aver distrutto gli dei nella villa del padre. Trovata, fu consegnata al prefetto Marciano. Durante il processo che iniziò il 2 dicembre 290, Barbara difese il proprio credo ed esortò Dioscoro, il prefetto ed i presenti a ripudiare la religione pagana per abbracciare la fede cristiana. Questo le costò dolorose torture. Il 4 dicembre, infine, fu decapitata con la spada dallo stesso Dioscoro, che fu colpito però da un fulmine.

L’imperatore Giustino, nel secolo VI, avrebbe trasferito le reliquie della martire dall’Egitto a Costantinopoli; qualche secolo più tardi i veneziani le trasferirono nella loro città e di qui furono recate nella chiesa di S. Giovanni Evangelista a Torcello (1009). Il culto della martire fu assai diffuso in Italia, probabilmente importato durante il periodo dell’occupazione bizantina nel sec. VI, e si sviluppò poi durante le Crociate. Se ne trovano tracce in Toscana, in Umbria, nella Sabina.

A Roma, poi, secondo la testimonianza di Giovanni Diacono (Vita, IV,89),  San Gregorio Magno, quando ancora era monaco, amava recarsi a pregare nell’oratorio di S. Barbara. Il testo, però, ha valore solo per il IX sec.; comunque, è certo che in questo secolo erano stati costruiti oratori in onore di B., dei quali fa testimonianza il Liber Pontificalis (ed. L. Duchesne, II, pp. 50, 116) nelle biografie di Stefano IV (816-17) e Leone IV (847-55).

Barbara è particolarmente invocata contro la morte improvvisa. In seguito la sua protezione fu estesa a tutte le persone che erano esposte nel loro lavoro al pericolo di morte istantanea, come gli artificieri, gli artiglieri, i carpentieri, i minatori; oggi è venerata anche come protettrice dei vigili del fuoco. Nelle navi da guerra il deposito delle munizioni è denominato “Santa Barbara”.

(Foto: Wikipedia).
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