Evaristo nasce a Betlemme il 17 aprile 44 dopo Cristo; poche le informazioni giunte a noi sulla sua vita.
Non conosciamo di lui neppure una parola, mentre del suo predecessore Clemente I ci è giunto un documento importantissimo: la lettera famosa agli agitati cristiani di Corinto, con l’affermazione solenne dell’autorità che al vescovo di Roma compete. Ma questa autorità di Clemente comincia a risultare fastidiosa per i vertici dell’impero. E nell’anno 97, sotto l’imperatore Nerva, egli viene arrestato e condotto poi in esilio nel Chersoneso Taurico (Crimea). Deve quindi lasciare ad altri il governo della Chiesa, e la sua scelta cade su Evaristo, figura di punta nella comunità cristiana di Roma, un uomo nel quale papa Clemente ripone la massima fiducia.
Tra le cose più importanti svolte nel pontificato di Evaristo, ci potrebbe essere stata la divisione da lui fatta della diocesi di Roma in Titoli o Parrocchie, a ciascuna delle quali propone un prete cardinale.
Si aggiunge il fatto di avere sostenuto con forza la santificazione del matrimonio, ordinando che venisse celebrato pubblicamente e che le nozze fossero benedette dal sacerdote.
Inoltre, avrebbe ordinato sette diaconi, incaricandoli tra l’altro di ascoltare e trascrivere le sue prediche al popolo.
Una tradizione assai antica afferma che Evaristo sarebbe morto martire sotto l’imperatore Traiano, e che poi avrebbero seppellito il suo corpo vicino alla tomba dell’apostolo Pietro.
(Foto: web).
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