La Festa della Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio ricorda – secondo i vangeli aprocrifi – il giorno in cui Maria, ancora bambina, si reca al tempio di Gerusalemme e si offre a Dio. Ciò che interessa alla Chiesa è il sottolineare non tanto l’evento storico in sé, di cui non c’è traccia nei vangeli, quanto il dono totale di sé che, nell’ascolto – “Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano” – preparò la giovane donna di Nazareth a diventare “tempio del Figlio”.
In questo stesso giorno, 21 novembre, si celebra anche la più conosciuta festa di Maria, Madonna della salute, festa istituita nella Repubblica Veneta nel 1630 ma poi diffusasi ovunque. Tale ricorrenza e tradizione trae origine dopo la peste che colpì tutto il nord Italia tra il 1630 e 1631, di cui scrive anche Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi”. Di fronte al diffondersi della malattia e non sapendo come porvi rimedio, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna a tal punto che il 22 ottobre 1630 il Doge fece voto di erigere un tempio a lei dedicato se la città fosse sopravvissuta.
Poche settimane dopo, ci fu un brusco crollo dell’epidemia e nel novembre 1631 si dichiarò superata l’emergenza dovuta al contagio mortifero. Da allora fu stabilito di chiamare la Madonna con il titolo “della Salute”. Il Doge aveva fatto voto e, individuata l’area, venne eretta la basilica, inaugurata il 28 novembre 1687.
Sempre il 21 novembre, per volontà di Pio XII, dal 1953 la Chiesa celebra anche la Giornata delle Claustrali.
(Foto: web).
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