Primo abate del monastero di Brogne (Belgio) da lui fondato, si adoperò per il rinnovamento della disciplina monastica nelle Fiandre e nella Lotaringia e riportò molti cenobi alla originaria osservanza della regola di San Benedetto.
Gerardo era un nobile fiammingo, proprietario di terre e proiettato alla vita delle armi. Dopo aver studiato con i monaci di Saint-Denis, ritornò in famiglia e decise di intraprendere una strada nuova fondando nel 919 un monastero nelle sue terre, precisamente nella cittadina di Brogne. Questa iniziativa di Gerardo è una riforma: al tempo infatti numerosi monasteri erano degenerati verso la scarsità di lavoro e di preghiera.
Uomo virtuoso e monaco esemplare, conosciutissimo dalle famiglie potenti delle regioni vicine al suo monastero, attirò prestissimo l’attenzione dei principi, specialmente di Gisleberto di Lotaringia e diArnaldo di Fiandra che lo chiamarono per risollevare i loro monasteri decaduti. Apostolo infaticabile,Gerardo in venticinque anni riformò una dozzina di abbazie. Morí a Brogne nel 959.
(Foto: web).
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