Santi, beati e ricorrenze di oggi, martedì 10 maggio: San Cataldo

Nato in Irlanda all’inizio del secolo VII, dopo essere stato monaco e poi abate del monastero di Lismore, fondato dal vescovo Cartago, Cataldo divenne vescovo di Rachau. Durante un pellegrinaggio in Terra Santa, morì a Taranto, nella cui cattedrale fu sepolto e dimenticato.

Nel 1094, durante la ricostruzione dell’edificio sacro che era stato distrutto dai Saraceni, fu ritrovato il suo corpo, come indicava chiaramente una crocetta d’oro su cui era inciso il suo nome e quello della sede episcopale. Questo reperto, che si conserva insieme col corpo ha permesso di stabilire che il santo visse nel secolo VII. Erroneamente, quindi, i tarantini lo considerarono loro vescovo, anzi il protovescovo. nominato da San Pietro apostolo.

Della sua santità fecero fede innumerevoli miracoli, che diffusero prima in Puglia, poi in tutta Italia, la devozione per il Vescovo irlandese, al cui nome s’intitolarono cappelle e chiese, località e paesi, dalla costa del mare al crinale dei monti. Insieme alla sua fama, al suo culto e al suo nome, si diffusero anche i proverbi sul suo conto.

Uno di questi, legato alla sua festa celebrata in maggio, dice: “Quando è il giorno di San Cataldo, passa il freddo e viene il caldo”. Il 10 maggio ricorre la festa di Cataldo, che è patrono della città bimare ed è venerato, oltre che in Irlanda, sua patria, nell’Italia Meridionale e insulare.

A Modena gli è intitolata una chiesa parrocchiale e Supino, cittadina del Lazio meridionale, è uno dei centri del suo culto. Non comune, ma diffuso un po’ dappertutto in Italia, il nome di Cataldo è frequente particolarmente in Puglia, e soprattutto nella città di Taranto, di cui è Patrono, da tempi remoti, l’unico Santo di nome Cataldo.

(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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