Santi, beati e ricorrenze di oggi, martedì 16 agosto: San Rocco

Le celebrazioni dedicate ai Santi della Chiesa di Roma prevedono il 16 agosto il ricordo di San Rocco, nato a Montpellier tra il 1345 e il 1350, deceduto a Voghera, nella notte tra il 15 e il 16 agosto del 1376 o del 1379. San Rocco è celebre per il suo essere pellegrino della Fede e taumaturgo importante nella sua epoca. Si diceva che fosse un uomo debole e gracile, ma la sua forza nella fede lo portò a compiere decine di opere d’assistenza durante quel lungo viaggio, cambiando spesso direzione quando veniva a conoscenza di luoghi particolarmente impestati nei quali giungeva per concedersi senza riserve nell’aiuto verso i sofferenti.

In molti vedono in questo il grande miracolo: la fede di San Rocco fu ripagata con la possibilità di non ammalarsi e sollevare dal dolore molte persone, sino a giungere nel piacentino dove si adoperò anche nel salvataggio di animali raccogliendo molti seguaci. Sulla strada per il ritorno verso la sua città arrivò a Voghera, che in quegli anni soffriva la guerra.

Martoriato in viso dalla peste stessa, non fu riconosciuto anche perché non scelse di parlare di sé come l’uomo che fu, ma come ‘umile servitore di Gesù Cristo’. Imprigionato nel carcere locale fu lasciato morire mentre in città si vociferava che un innocente era abbandonato nelle carceri senza motivo, ma la fede lo resse sino all’ultimo respiro.

É patrono e celebrato con Messe solenni e processioni in molte città di tutto il mondo. Il Medioevo vide invocato e pregato San Rocco da milioni di fedeli in quanto protettore dalle epidemie di peste che avevano flagellato quell’epoca con periodi nei quali la malattia era davvero aggressiva e mortale. Per quanto avvolta nel mistero la sua vita, San Rocco oggi è uno dei santi più conosciuti e celebrati in tutto il mondo, protettore non solo di epidemie e tutte le malattie gravissime, ma Santo di Fede intensa, carità cristiana, grande umanesimo nei confronti di ammalati e protagonista di atti di volontariato dettati dal sua grande amore per il prossimo.

Sappiamo che alla sua nascita in Francia l’arrivo del piccolo Rocco fu visto come una grazia del Cielo perché i suoi genitori erano già molto anziani e disperavano da tempo di non potere più godere del dono della paternità e maternità. Indirizzato all’amore mariano sin da piccolo dalla madre, Rocco era un fedele servo di Cristo, appassionato della vita di San Francesco d’Assisi al quale era particolarmente devoto per il forte senso di carità cristiana e fedeltà alla regola di povertà. Come il Santo d’Assisi, anche Rocco era benestante di famiglia, ma si votò all’austerità e al dono verso il prossimo con grande amore e senso della regola, donando tutto ciò che possedeva quando, appena ventenne, perse entrambi i genitori in pochissimo tempo.

Quell’avvenimento lo convinse a spogliarsi dei suoi averi e di intraprendere il lungo pellegrinaggio a piedi verso Roma, attraverso le Alpi francesi prima, quelle italiane in seguito, sino alla Toscana e finalmente il Lazio e Roma, un percorso duro e solitario che compì in un anno. Rocco si concesse tutto il tempo che gli occorreva perché in quel periodo l’Italia era afflitta dalla peste, e quindi prestò il suo amore per gli ammalati concedendosi pienamente al pericolo del contagio.

(Foto: wikipedia).
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