Nato a Valencia intorno al 1350, Vincenzo si trova a vivere al tempo del grande scisma d’Occidente, quando i papi erano due, e poi addirittura tre. Suo malgrado, egli si trova al centro della divisione che minaccia il vertice della Chiesa. Ancora giovane domenicano, viene notato da Pietro de Luna, legato del papa avignonese.
Seguendo da vicino il cardinale, si rende conto che la Chiesa ha più che mai bisogno del ripristino dell’unità e della riforma morale, e comincia allora la sua attività di predicazione.
Nel 1394 il suo protettore, il cardinale de Luna, divenuto papa con il nome di Benedetto XIII, lo nomina suo confessore, cappellano domestico e penitenziere apostolico. Egli intensifica la sua attività di apostolato ma nel 1398 si ammala e ha una visione nella quale gli appare il Salvatore accompagnato da san Domenico e san Francesco. Il Signore tocca la guancia del malato e gli ordina di mettersi in viaggio e conquistare molte anime.
Vincenzo lascia allora Avignone e intraprende vere e proprie campagne di predicazione in Spagna, Svizzera e Francia, in cui parla dell’Anticristo e del giudizio finale. Contribuisce così in modo decisivo alla fine dello scisma e al miglioramento dei costumi. Muore a Vannes nel 1419.
(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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