San Girolamo Emiliani, di nobile famiglia, nasce a Venezia nel 1486. Già militare capitano della Serenissima Repubblica, rientra dalle battaglie completamente cambiato e animato da sentimenti di grande carità verso Dio e di amore verso i poveri.
Morto suo fratello Luca, si prende cura dei tre nipotini rimasti orfani e così decide di fondare i Chierici Regolari Somaschi per soccorrere i bambini senza genitori, con istituti sorti in varie regioni, a partire dal paese di Somasca (Bergamo).
Qui muore l’8 febbraio 1537 a 55 anni, ammirato e benedetto da tutti. San Girolamo Emiliani è protettore della gioventù abbandonata e degli orfani.
Santa Giuseppina Bakhita, nativa di Olglossa nella regione del Darfur in Sudan, vive terribili vicende di schiavitù e di torture inferte da mercanti arabi e turchi, fino al suo arrivo in Italia nella casa di Augusto Michieli a Zianigo di Mirano.
Affidata alle suore a Venezia e liberata, dopo la professione religiosa viene inviata nel convento delle canossiane a Schio, dove rimarrà per quarantacinque anni edificando le consorelle con l’esemplarità del suo umile servizio, fino alla morte l’8 febbraio 1947. Proclamata da Giovanni Paolo II nel 2000, la “santa moretta” è protettrice delle vittime della tratta.
Oggi 8 febbraio è venerata anche la Beata Speranza di Gesù, fondatrice di congregazione a Collevalenza, frazione del comune di Todi in provincia di Perugia.
(Foto: archivio Qdpnews.it – wikipedia).
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