Il Martirologio Romano commemora oggi tutti coloro che morirono nell’Africa settentrionale sotto le persecuzioni di Unerico, l’ariano re dei vandali. Costui, infatti, intensificò gli sforzi compiuti dal suo predecessore Genserico per eliminare la religione cattolica nel proprio regno, incendiando chiese e vietando assemblee di preghiera. Tutti gli storici concordano nel sottolineare la ferocia della persecuzione, datata a partire dall’anno 482. Pare che un enorme numero di cattolici (i racconti parlano di 4964 persone), tra cui vescovi, sacerdoti, laici, giovani e vecchi, fossero stati radunati insieme e avviati in diversi centri, dove si cercò invano di convincerli a professare il credo ariano.
Di questi alcuni furono pertanto spinti nel deserto, dove trovarono la morte o per l’arsura o per la crudeltà di tribù ostili; altri furono venduti come schiavi, mentre altri ancora furono mandati in esilio. Un testimone oculare, Vittore, vescovo di Vita, ne descrive le sofferenze, ma afferma che alcuni di loro, dopo essere stati rinchiusi in prigione, andarono incontro alla morte cantando salmi; aggiunge persino che alcuni cristiani si unirono volontariamente ai prigionieri per poter patire il martirio. Tra questi martiri vi era Felice, vescovo di Abbir, anziano e mezzo paralizzato, che Unerico non volle risparmiare e mandò, trasportato da altri, a morire nel deserto. Anche Cipriano era un vescovo: insieme a Vittore spese tempo e denaro per dare conforto a quelli che stavano soffrendo, finché non fu egli stesso arrestato e cacciato nel deserto, dove morì per le privazioni patite.
Beato Carlo Acutis
Nasce il 3 maggio del 1991 a Londra e il successivo 18 maggio riceve il battesimo. Nel settembre dello stesso anno si trasferisce con la famiglia a Milano. Riceve un’ottima educazione nel contesto familiare e frequenta la scuola elementare presso alcuni istituti religiosi, manifestando fin dalla prima infanzia un temperamento sereno e affabile. Assiduo in parrocchia, nel 1998 riceve la Prima Comunione, mentre nel 2003 gli venne amministrata la confermazione. Nutre la sua intensa vita interiore con l’Eucaristia e la devozione a Maria. Svolge il servizio di catechista, senza tralasciare gli studi, acquisendo tra l’altro una rara competenza in ambito informatico, tanto da realizzare importanti progetti a servizio dell’evangelizzazione.
Svolge opera di volontariato con i clochard e nelle mense dei poveri. Nei primi giorni di ottobre 2006 viene colpito da una grave forma di leucemia. Conserva la sua serenità e giovialità fino alla fine, edificando con il suo comportamento e con le sue parole chi gli era accanto. Muore il 12 ottobre 2006 a Monza, presso Milano. Nel 2018 il Sommo Pontefice Francesco ne riconosce l’eroicità delle virtù. Carlo Acutis viene beatificato il 10 ottobre 2020. Il suo corpo riposa in Assisi presso la chiesa di Santa Maria Maggiore – Santuario della Spogliazione.
(Foto: web).
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