Ermelinda di Meldert nacque a Lovenjoel nel Belgio verso il 510. Fu un’eremita nella zone del Brabante (Fiandre). I suoi genitori le permisero di seguire la sua vocazione al Signore. Si ritirò in una terra per una vita dedicata alla carità verso i poveri, in un eremo, probabilmente nei pressi di Beauvechain. Si dedicò alle pratiche religiose, frequentando la chiesa durante la notte e a piedi nudi. Dovette resistere a due fratelli, signori del luogo, che tentarono di sedurla.
Essi si accordarono di prelevarla durante le preghiere notturne, ma avvertita da un angelo Ermelinda riuscì a fuggire e tornare a Meldert. Poi costruì una cappella in Meldert dove trascorse il resto della sua vita pregando e mortificando se stessa. Morì nel 590 e qui fu sepolta. A Lovenjoul sgorga una sorgente d’acqua, ritenuta miracolosa per la cura degli occhi, chiamata “di Sant’Ermelinda”, che irrigherebbe le terre appartenute ai suoi parenti.. A Meldert il culto di Ermelinda era molto popolare. Esiste ancora la confraternita a lei dedicata ma il culto della santa si limita oggi alla popolazione locale. Ogni martedì di Pentecoste a Meldert si tiene una processione in suo onore. Ella è anche adorata a Moergestel, nel Nord Brabant (Olanda), dove è stato costruito un parco dedicato alla santa nel 2008.
Beato Rosario Angelo Livatino, magistrato ucciso dalla mafia
Rosario Angelo Livatino nasce il 3 ottobre 1952. Si rivela subito eccezionale per intelligenza e applicazione negli studi, che gli consentono, a neppure 23 anni, di laurearsi con lode in giurisprudenza e subito dopo in scienze politiche. Entra in magistratura, il sogno della sua vita, e come sostituto Procuratore al tribunale di Agrigento: qui si occupa delle più delicate indagini antimafia oltreché di criminalità comune, occupandosi della “tangentopoli siciliana” e della mafia agrigentina.
Presta poi servizio presso il Tribunale di Agrigento quale giudice a latere della speciale sezione misure di prevenzione, e molto probabilmente è proprio questo delicato incarico a decretare la sua fine. Cristiano coerente, uomo inflessibile, magistrato integerrimo, viene preso di mira dai potenti mafiosi locali: gli tendono un agguato il 21 settembre 1990, sulla superstrada che normalmente percorre, sempre senza scorta, per andare in ufficio, e viene brutalmente assassinato. Il 21 dicembre 2020 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui veniva riconosciuto il martirio di Rosario Livatino. La sua beatificazione è stata celebrata il 9 maggio 2021 nella cattedrale di San Gerlando ad Agrigento. Le spoglie del giudice riposano presso il cimitero di Canicattì, nella tomba di famiglia. La sua memoria liturgica, invece, cade il 29 ottobre, giorno anniversario della sua Cresima.
(Foto: web).
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