San Bernardino da Siena, sacerdote dell’Ordine dei Minori, nacque a Massa Marittima l’8 settembre 1380 dalla nobile famiglia degli Albizzeschi (famiglia di origine senese) e lo stesso giorno venne battezzato nella cattedrale. Rimasto orfano, si trasferì a Siena dove frequentò gli studi e visse agiatamente, curato dalle zie.
Dopo aver vestito l’abito a ventidue anni, iniziò un’intensa attività come predicatore girando e predicando con forbito linguaggio per tutta l’Italia settentrionale. La sua predicazione fu così incisiva da essere sprone di forte rinnovamento per la Chiesa cattolica italiana e per tutto il movimento francescano.
Nelle sue prediche insisteva sulla devozione al Santissimo Nome di Gesù. Si ritiene che grazie a lui il Cristogramma JHS sia entrato nell’uso iconografico comune e sia divenuto familiare alla gente. Non smise mai di dedicarsi, nonostante i tanti e impegnativi incarichi a lui affidati, all’evangelizzazione.
Nel 1444, pur essendo molto malato, su invito del vescovo Amico Agnifili, si recò a L’Aquila, anche per tentare di riconciliare due fazioni che in città si affrontavano apertamente. Morì il 20 maggio in questa città.
Fu canonizzato nel 1450 per opera di papa Niccolò V. La memoria liturgica ricorre il 20 maggio. Negli anni successivi tutto l’ordine francescano fu impegnato in un’opera di diffusione del culto e del messaggio religioso e politico di Bernardino.
Venne ritratto in numerose opere d’arte dai più grandi pittori italiani dell’epoca, come Piero della Francesca, Andrea Mantegna, Perugino e Pinturicchio. Numerosi furono poi le chiese e gli oratori a lui dedicati, tra cui spiccava l’oratorio a Perugia, vero capolavoro del Quattrocento italiano.
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