Alla scoperta del kitesurf con Enrico Tonon: dove acqua e vento si incontrano e creano un connubio perfetto


Uno sport incredibile, in cui gli elementi chiave sono l’acqua e il vento. Un connubio perfetto per poi farsi trainare con una tavola da una vela, il kite. Sospinti dalla forza dell’aria e che consente, a chi lo pratica, di effettuare salti pirotecnici e compiere vere e proprie acrobazie. Questo è il kitesurf.

La storia di questa particolare attività, all’apparenza abbastanza recente, in realtà ha origini molto antiche. Addirittura risalente agli inizi del XIX secolo e culminata con il brevetto del Wind Powered Inflatable Kite Aircraft.

Nel corso degli anni poi si è arrivati ai punti cardine dell’evoluzione di questa affascinante realtà, come il 1988: anno in cui il kitesurf ha iniziato a diventare uno sport sempre più praticato con la nascita delle prime scuole e, sempre nello stesso anno, lo svolgimento della prima competizione ufficiale svoltasi a Maui nell Isole Hawaii.

11 anni dopo, nel 1999, il kitesurfing è arrivato anche in Italia, grazie a Robby Naish che si esibì sul lago di Garda con un kite a 2 cavi.

Nello specifico tra i nomi che saltano all’occhio, soprattutto nell’Alta Marca Trevigiana, c’è la figura di Enrico Tonon, 54enne di Vittorio Veneto, con un passato importante da velista che, da qualche anno, si è regalato diverse soddisfazioni nel mondo del kitesurf (l’ultima del 2018 è stata la vittoria del titolo italiano di kite foil nella categoria Grand Master).

Un passatempo che ancora oggi, anche ai tempi del Covid-19 grazie alle graduali riaperture delle attività, coinvolge Enrico. In cui durante i weekend, se le condizioni climatiche lo consentono, si concede momenti di divertimento con amici e conoscenti nel vicino Lago di Santa Croce.

Un’attività che però è da svolgere solo se dotati di buone capacità di utilizzo delle strumentazioni e dei movimenti: “Si tratta di uno sport estremo – spiega Enrico -. è fondamentale avere una preparazione adeguata prima di avventurarsi in questa disciplina. Uno sport però ti fa innamorare subito e ti dà quel senso di libertà e di leggerezza. Io ancora oggi, dopo tanti anni, mi diverto tantissimo“.

La possibilità di tornare a “volare” tra i colori che il Lago dà in questo periodo dell’anno a cavallo tra la primavera e l’estate è l’ideale, soprattutto ora che l’ondata Covid sta pian piano scemando: “Sono stati giorni duri, abbiamo riiniziato tutti – sottolinea – Questo periodo di pausa forzata ha dato modo non solo a me ma anche agli agonisti di allenarsi ancora meglio rispetto agli anni passati, dato il lungo periodo passato tra le mura di casa. Non vedevo l’ora di tornare a confrontarmi e a divertirmi tra le spiagge del Lago di Santa Croce, che sono l’ideale, data la vasta area, per chi pratica kitesurfing”.

Nonostante sia uno sport individuale – puntualizza Tonon – questa è un’attività che ti fa fare gruppo, “branco” con gli altri atleti. Caratteristica particolare che fa parte della bellezza del kitesurf“.

Una realtà che unisce le persone e che è in simbiosi con la natura, magari poco conosciuta ma capace di regalare grandi emozioni a chi si è fatto “travolgere” dalla passione.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Video: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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