Alta Marca, doccia fredda per sci, piscine e palestre: prolungato lo stop fino al 15 febbraio

Doccia fredda per sci, piscine e palestre. Lo stop sarà prolungato.

Di conseguenza anche per le strutture e associazioni dell’Alta Marca trevigiana ci sarà ancora da aspettare per il semaforo verde e il regolare svolgimento delle attività.

Gli sciatori, che speravano di poter approfittare delle copiose nevicate delle ultime settimane nelle zone montane, dovranno aspettare quindi almeno un mese prima di tornare sulle piste.

Proseguirà ulteriormente, invece, lo stop per palestre e piscine: il ministro Vincenzo Spadafora, a fine dicembre, aveva detto che l’obiettivo era quello di poterle riaprire in sicurezza a fine gennaio. I nuovi dati hanno sconsigliato invece questa accelerazione.

Nel corso della riunione del Governo con Regioni, Comuni e Province sono stati illustrati i contenuti del nuovo Dpcm, contenenti un ulteriore stretta, con quasi tutte le Regioni che tornano, dal 16 gennaio, a regime di zona arancione e con due regioni in zona rossa (Lombardia e Sicilia).

Tra i punti trattati c’è anche lo sci, e non lascia molte speranze al comparto: lo stop contenuto nel Dpcm persisterà fino al 15 febbraio.

Sono confermate dunque tutte le misure già in essere e sarà inasprita la soglia per accedere alle zone con restrizioni. Con Rt1 e un livello di rischio alto si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso.

Gli indicatori sono tutti peggiorati in settimana. Il divieto di spostamento tra le regioni resta in vigore fino al 15 febbraio, con la regola valida fino al 5 marzo che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa.

L’ipotesi di una riapertura da metà febbraio in poi rappresenterà un’incognita dunque per gli impianti sciistici, in termini di affluenza di pubblico e, ovviamente, di sostenibilità economica.

A questo si aggiunge l’incertezza sulle restrizioni: ammesso che sarà possibile aprire non è detto che non perduri il divieto di spostamento tra le regioni privando le stazioni sciistiche della maggioranza del proprio pubblico.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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