Aveva soltanto otto anni quando esordì in sella alla sua Ktm 65cc al Campionato Italiano a Città di Castello, salendo sul gradino più alto del podio e, sempre nel 2008, concesse il bis nel Campionato Triveneto.
Alberto Forato (nella foto), di Cavaso del Tomba, è tra i piloti emergenti dell’intero panorama motociclistico italiano nel supercross e in pieno lockdown ha festeggiato i 20 anni a fine marzo. Il suo pensiero è rivolto a bruciare le tappe per presentarsi al top della forma al Campionato Mondiale della 250cc.
Dopo quattro stagioni nelle Emx 250 (Campionato Europeo) ha deciso di passare in Mx2 (Mondiale): un debutto quello di Forato nella competizione iridata, nella quale il pilota di Cavaso punta ad entrare nella graduatoria dei primi cinque piloti al mondo in questa specialità.
“Dopo quattro anni nella Emx 250 è arrivato il momento di passare al Mondiale – afferma Alberto -. L’unico punto interrogativo era la cilindrata, inizialmente eravamo orientati sulla 450, con la quale mi sono trovato a mio agio, più adatta al mio fisico, poi, parlandone con il mio team, abbiamo deciso di iniziare con la quarto di litro e più facile da affrontare. Comunque nella 450 sarò in sella per gli Internazionali d’Italia e nel Campionato Italiano”.
La pedemontana è terra di grandi protagonisti nel campo dei motori, dal compaesano Giandomenico Basso per quanto concerne il Rally, al compagno di squadra di Pieve del Grappa, Mattia Guadagnini. Forato ha ricevuto varie offerte d’ingaggio da parte di team del Nord Europa, ma ha preferito rimanere con l’Husqvarna del team toscano Madii Racing.
Nella bacheca di Alberto troviamo il titolo italiano Junior 85cc, prima del grave incidente occorso durante un allenamento federale (frattura di tibia e perone di entrambe le gambe), una piazza d’onore nel Campionato Honda Challenge 150, con il conseguente pass per confrontarsi con i migliori piloti del mondo. Nella scorsa stagione, dopo un avvio alla grande dove ha dominato le le prime due gare all’Europeo e un esordio (7°posizione) al Mondiale, ha ottenuto due primi posti nel Campionato Italiano, un terzo posto al Europeo in Svezia e due piazzamenti al Mondiale in Olanda e in Turchia.
Nel finale di stagione ha pagato forse una certa pressione a livello psicologico, una certa emotività che non ha saputo gestire al meglio: “Mi sono caricato delle aspettative che nessuno mi aveva imposto, tutte esperienze che mi saranno utili per il futuro – confessa Alberto Forato -. La vita del pilota professionista è eccezionale per l’immaginario collettivo, per uno che sfonda in questo mondo, ce ne sono centinaia che si perdono per strada“.
“E’ dura l’evoluzione in questo sport, che ha imposto ai piloti di dover dimostrare le proprie capacità in età sempre più precoce” confessa Alberto Forato, che ha abbandonato gli studi di meccanica dopo la terza superiore per dedicarsi anima e corpo al motocross.
“Questo sport è la mia vita” conferma il ventenne pilota di Cavaso del Tomba.
I suoi primi tifosi sono il papà Aldo, la mamma Floriana e le sorelle Marta e Maria Vittoria: “Sono legatissimo alla mia famiglia e questo mi pesa parecchio, visto che da quando avevo sedici anni passo molto tempo lontano da casa. Ho trascorso molti mesi da solo in Belgio ad allenarmi, il mio meccanico non era italiano e abitava a venti chilometri di distanza, lo vedevo solo per gli allenamenti, riuscivo a parlare con i miei soltanto quando andavo a mangiare a Lommel sfruttando la linea wi-fi del ristorante”.
Durante il lockdown Alberto si è mantenuto in forma, andando in palestra e allenandosi in bici. I prossimi impegni sono rinviati al 19 luglio con il Campionato Italiano e il 2 agosto per il mondiale in Russia.
“Il motocross è la mia vita – ripete Alberto – la mia carriera è un sogno che sto cercando di realizzare. Sono salito in moto per caso, e non voglio più scendere“.
(Fonte: Giovanni Negro © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di Alberto Forato).
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