Lo si evince già dal titolo e dalla data: la 23esima Granfondo Pinarello e della Marca Trevigiana sarà una vera novità. La volontà di questo 2019, però, è quella di ripristinare alcuni aspetti salienti del passato: partendo dal nome fino ad arrivare alle mete di passaggio. Si abbandona la Foresta del Cansiglio, si ripropongono le vecchie conoscenze: Montello, San Boldo e Nevegal. Il nome? Lo stesso che originò il primo evento, 23 edizioni fa: un omaggio alla Marca Trevigiana, che ai corridori sa regalare paesaggi mozzafiato che quasi smorzano la fatica della prestazione ciclistica a cui sono sottoposti (nella foto in alto, uno scatto dell’edizione 2018).
La data scelta è quella del 30 giugno 2019, con due percorsi distinti, il più lungo di 175 chilometri e il corto di 115 chilometri e una nuova categoria.
Questo 2019 e l’evoluzione nel mondo della bicicletta hanno fatto sì che il patron Fausto Pinarello aggiungesse un importante aspetto alla festa: la GranfondoE, gara delle E-Road bike Nytro. Con qualche minuto di separazione dai corridori in sella a una normale bici da corsa, la griglia di partenza è prevista anche per coloro che vogliono partecipare alla manifestazione in sella alla propria bici elettrica, affrontando unicamente il percorso di media lunghezza.
La partenza per tutti i corridori è fissata come sempre alle ore 7.15 in piazza del Grano, luogo e borgo in cui tutta la storia della famiglia e azienda Pinarello ha avuto inizio. Quest’anno, però, si vuole rendere onore anche alla nuova parte dell’attività aziendale, inaugurata il 30 maggio con il passaggio della 19esima tappa del Giro d’Italia. Il percorso infatti, attraverserà le storiche mura di San Tomaso e, proseguendo tra le vie di Treviso, si direzionerà verso “La Bottega”, il nuovo punto vendita Pinarello di viale della Repubblica a Villorba.
È un anno speciale, questo: il Giro d’Italia, la nuova bottega, una Granfondo nuova e ulteriori categorie in cui credere e contare. Il capoluogo della Marca che sa contraddistinguersi per l’attenzione rivolta al mondo della bici, vuole rendere onore e merito a questo tipo di manifestazioni che accolgono in città sportivi, famiglie e giovani che non vedono l’ora di incontrarsi e festeggiare la bellezza dello sport.
“Ci brillano ancora gli occhi dal 31 maggio, giorno in cui la città di Treviso si è colorata di rosa per la 19esima tappa del Giro d’Italia – racconta a tal proposito il sindaco Mario Conte – Siamo sicuri che Treviso, in occasione di una gara ciclistica altrettanto prestigiosa come la Granfondo Pinarello, tornerà a mostrarsi nella sua veste orgogliosamente sportiva, in una manifestazione voluta da una famiglia che, negli anni, ha trasformato la grande tradizione ciclistica trevigiana in eccellenza, anche grazie all’impegno instancabile di Fausto Pinarello. Non vediamo l’ora di accogliere in città centinaia di corridori, animati dalla voglia di condividere una giornata di fatiche, sano agonismo e di sport“.
Nonostante le novità, rimangono fermi i punti salienti della gara: la sicurezza prima di tutto. Le iscrizioni rimangono aperte anche il 28 e il 29 giugno unicamente nell’area expo di piazza Matteotti.
Alla Granfondo Pinarello e della Marca Trevigiana sono tutti invitati, nessuno escluso. È una festa per la città e, come dice il sindaco del Comune di Treviso Mario Conte, “è una di quelle manifestazioni che certificano la passione per il ciclismo dei trevigiani e rendono la Città una vera capitale dello sport”.
Capitolo percorsi. Se il medio fondo conta su 1.000 metri di ascesa e percorsi più veloci, il granfondo – come sempre – non sarà cosa da sottovalutare: la partenza da Treviso sarà il volano di un primo tratto pianeggiante, da cui scorgere dopo qualche chilometro le prime colline. Il Montello, infatti, sarà la prima sali – scendi di questa lunga tratta: un continuo percorso altalenante che passerà tra le strade dei Comuni di Volpago del Montello e Crocetta del Montello, proseguendo quindi per Vidor, Col San Martino, Premaor e Follina. I granfondisti, all’altezza di Cison di Valmarino, si separeranno dai corridori del medio fondo, proseguendo per l’insuperabile bellezza del San Boldo e della sua “strada dei cento giorni” in riferimento alle tempistiche che furono al tempo necessarie per la sua costruzione.
(Altimetria del percorso Gran Fondo).
Il viaggio continua attraverso Sant’Antonio Tortal e Valmorel, fino ad arrivare alla grande novità di quest’anno: il Nevegal, alla base della Cima Coppi. Qui il percorso inizierà a farsi duro: 2 chilometri perdifiato introdurranno i corridori nel verde silenzioso e surreale che contraddistingue la zona. La strada prosegue poi per un tratto sterrato, diventando in un secondo momento più morbida e gradevole, affinché i ciclisti possano assaporare le bellezze naturali che la “Terrazza sulle Dolomiti” riesce a dare, a oltre 1.000 metri di quota. Il percorso continua poi per rientrare alla base costeggiando il Lago di Santa Croce e arrivando nuovamente alla pianura di Vittorio Veneto, poi Conegliano e ancora in mezzo ai vigneti del Prosecco fino a Corbanese, dove il percorso si ricongiunge a quello del percorso medio che nel mentre ha oltrepassato le strade di Arfanta per 6 chilometri correndo per un dislivello di 215 metri e pendenza media del 4 percento.
Da qui l’ultima grande sfida per entrambi: il Muro di Ca’ del Poggio. 242 metri di dislivello complessivi, una pendenza media del 13% con punte del 18% e una corsa senza tregua. Dopo di questo, un tracciato medio – collinare fino a tornare alle strade di pianura che riaccompagneranno i ciclisti alla volta di Treviso, attraversando le città di Susegana, Ponte della Priula, Arcade, Povegliano e Ponzano.
(Fonte e foto: Granfondo Pinarello e della Marca Trevigiana).
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