E’ durata 291 giorni l’imbattibilità del Fregona Calcio, dal 26 agosto 2019: è quasi certo che arriverà la sconfitta a tavolino per non aver voluto disputare ieri l’incontro contro gli ospiti bellunesi del Ponte nelle Alpi, per le motivazioni espresse in settimana, in particolare per una questione di sicurezza e salvaguardia della salute in tempi dove la pandemia continua a provocare contagi e seguenti quarantene.
La società ha emesso una nota nella quale si evidenza che in accordo con i giocatori “ha voluto fortemente dare un segnale ed essere coerente con le richieste fatte in settimana e pertanto ha deciso di non presentarsi. Gli avversari, come da prassi, si sono presentati al Comunale di Via Concia e la sconfitta a tavolino sarà inevitabile“.
Nonostante questo la presidenza ha voluto dare un altro segnale a tecnici e calciatori: “Siamo orgogliosi di Voi per i risultati raggiunti sul campo fino ad ora, ma soprattutto per quello che avete fatto fuori dal campo in questi giorni tentando di portare a riflettere le altre Società e la Federazione, sull’argomento principe di questa situazione particolare”.
C’è un fatto che gioca a sfavore dell’iniziativa di Fregona (a cui si è accodato anche il Feletto-Vallata), e cioè che non sia stata accettata la comunicazione di giocare a porte chiuse fino al 7 ottobre: “Anche per noi sono importanti gli incassi del pubblico e del bar, ma ci sono cose molto più importanti, come la salute e il lavoro. Certamente non è facile digerire questa domenica, ma siamo certi che da questa situazione potete uscirne più forti di prima. Rimaniamo in attesa in settimana di capire come potersi muovere in questa stagione delicata e difficile“.
L’iniziativa del Fregona ha avuto vasta eco, e soprattutto ha ricevuto anche la solidarietà anche del paese che ha appoggiato le intenzioni del presidente Ezio Andretta.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Fregona Calcio).
#Qdpnews.it