Nelle settimane di sospensione delle attività sportive a causa del Coronavirus, in attesa di riprendere le regolari lezioni in palestra, gli istruttori Federica Cadenazzi e Fabio Silvestri dell’associazione sportiva dilettantistica Kantai-Do-Karate di Vidor propongono a tutti i soci una nuova iniziativa: KaraHome.
I due insegnanti di Karate, infatti, in questo difficile storico periodo, stanno fornendo delle tabelle mirate per ogni fascia di corso e di età, con le quali gli allievi possono fare gli esercizi di karate e altre attività motorie molto semplici, da condividere con uno o più famigliari nella propria abitazione.
“Come associazione sportiva abbiamo una filosofia che pone al centro la persona, prima ancora dell’atleta, e in questo particolare momento che stiamo vivendo, – spiega la presidente dell’associazione Federica Cadenazzi – il nostro pensiero è rivolto non solo al singolo socio ma a tutta la sua famiglia. Per questo motivo il nostro progetto KaraHome, non nasce solo con l’idea di garantire una continuazione a distanza dell’attività motoria-sportiva, ma anche di fornire un’esperienza di condivisione tra il nostro allievo e i famigliari che lo circondano, con i quali vive in quarantena molte ore al giorno”.
“Nell’ottica di mantenere un percorso mirato a seconda delle varie fasce d’età, – prosegue – per ogni gruppo abbiamo creato una serie di schede che vengono inoltrate personalmente ai soci con cadenza regolare”.
“Ogni scheda è composta da una parte iniziale di riscaldamento, tramite un’attività all’apparenza ludica e condivisibile con tutti in famiglia; una parte centrale nella quale si cerca di mantenere viva la componente muscolare, articolare, propriocettiva e coordinatativa, unita a tecniche del karate e si conclude con una fase di rilassamento ed il saluto, per portare un po’ del dojo (termine giapponese che indica il luogo dove si svolgono gli allenamenti alle arti marziali) a casa – continua l’istruttrice – Forniamo alle famiglie più schede tematiche, da usare a rotazione per stimolare componenti sempre diversi”.
“L’associazione – sottolinea – ha voluto creare anche un apposito logo per questo progetto. L’invio delle schede avviene tramite Whatsapp e, attraverso questo canale, le famiglie ci stanno rispondendo con video e foto dei ragazzi all’opera, con grande impegno e soddisfazione di tutti”.
“La comunicazione reciproca tra noi istruttori e le famiglie è sempre aperta, perché questo progetto mira a mantenere vivo il rapporto sociale e la condivisione delle esperienze. Anche senza indossare una divisa o andando in palestra, possiamo restare uniti e vicini attraverso il Karate” – conclude la presidente.
(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: Associazione Kantai-Do-Karate Vidor).
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