La grande impresa di Valter Saccon, scala per 13 volte di fila il Praderadego superando il dislivello dell’Everest

Quando sabato 31 agosto Valter Saccon, in sella alla sua bicicletta, è arrivato in cima al Praderadego per la 13esima volta, forse neanche lui si rendeva conto dell’eccezionale impresa compiuta.

L’atleta dell’associazione sportiva follinese Nova Virtus Cycling Team, specializzata in gare di ciclismo endurance ed ultracycling, percorrendo per ben 13 volte la salita che dall’abitato di Valmareno porta al Passo del Praderadego, ha raggiunto e superato il dislivello di 8848 metri di altezza del Monte Everest, arrivando a quota 8919.

Chi si intende di bicicletta sa che il Praderadego è una salita con la S maiuscola, con pendenze che in certi tatti raggiungono anche il 17%. Ma anche la discesa percorsa da Saccon altrettante volte della salita, è molto tecnica e nasconde insidie, soprattutto se fatta in notturna.

Ad incoraggiare Valter Saccon alla partenza venerdì 30 agosto alle 19, c’era il sindaco di Follina Mario Collet e c’erano gli inseparabili compagni di squadra, con Roberto De Osti e Mauro Dall’Igna che hanno percorso con lui le prime due salite.

E poi la notte, e le prime luci dell’alba con il compagno Mirco Zuccolotto a sostenerlo, fino al trionfale arrivo alle ore 13 del 31 agosto, dopo aver percorso 230 km con 8919 metri di dislivello e 15 ore di pedalate effettive (18 in tutto comprese le mini pause per cibo, liquidi e cambi di vestiario).

Questo il commento di Valter: “A mente fredda mi rendo conto che una piccola dose di incoscienza ce l’ho messa. Il Praderadego con pendenze spesso sopra il 10% fino al 17%, non è proprio una salita dolce e tranquilla come possono essere il San Boldo o Pianezze, che hanno pendenze inferiori e un fondo stradale migliore, oltre a una discesa più agevole in quanto meno tortuosa e più scorrevole. E poi la fatica… finché si affronta un paio di volte l’ascesa non pesa, ma con l’andare del tempo la dura pendenza si fa sentire. Non da ultimo la notte passata in solitaria, con caprioli, tassi ed animali vari che animavano il bosco ed che ogni tanto me li trovavo in strada”.

Valter poi passa ai ringraziamenti “Voglio ringraziare i miei compagni di Team per l’appoggio e per il supporto che mi hanno dato, il sindaco di Follina Mario Collet per la sua disponibilità e presenza e tutte le persone che in vario modo hanno collaborato e partecipato a questa impresa. Dedico l’impresa alla mia famiglia: mia moglie, i miei figli e i miei genitori che mi sostengono e mi permettono di fare ciò che amo e di trasformare dei piccoli sogni in realtà”.

(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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