Mattia De Zan unico judoka autorizzato ad allenarsi in Veneto, Vascellari: Il judo è contatto, non si può fare da soli”

Dal 18 maggio 2020 ci sarà un’ipotetica e graduale ripresa degli sport di squadra. Un prudente passo avanti verso una completa ripartenza ancora lontana.

Il Governo ha inviato al Coni e al Comitato paralimpico le linee guida della fase 2 “nel rispetto di prioritarie esigenze di tutela della salute” come norme igieniche e niente assembramenti.

Se per alcuni sport, seppur con tutta la prudenza del caso, si vedono i primi squarci di luce, per altri non è così. Una situazione particolare riguarda il judo: dove sono partiti solo gli allenamenti individuali per gli atleti più importanti a livello nazionale e internazionale.

E’ il caso di Mattia De Zan (nella foto), 18enne judoka vittoriese vincitore di molte medaglie sia in Italia che all’estero, che si trova ad essere l’unico atleta del suo genere della Regione a doversi allenare da solo, ma si sa, il judo è uno sport di contatto e come è possibile effettuare una preparazione adeguata senza un partner?

La domanda è stata posta a Gianpietro Vascellari, presidente del Judo Aikido Vittorio Veneto e maestro tra gli altri di De Zan, ha così spiegato la situazione surreale: “Da circa un mese come sappiamo è uscita questa normativa (che consente agli atleti importanti di potersi allenare individualmente) ma il vero problema è che in alcuni sport questo è possibile ma nel judo in questo caso non lo è”.

“Mattia è l’unico atleta del Veneto che può attuare questo tipo di allenamento – prosegue – ma come è possibile allenarsi da soli? Il judo è uno sport che fà del contatto il componente principale. Lui, tra l’altro, dovrebbe allenarsi a porte chiuse, in un’ambiente igienizzato e da solo, anche se volesse un partner non può perchè dovrebbe essere uno della sua categoria (ovvero autorizzato dall’elenco emanato dalla Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali) e dato che in Veneto c’è solo lui, dovrebbe allenarsi con atleti autorizzati di altre Regioni, ma come sappiamo non si può ancora uscire da una Regione all’altra. E’ un problema non da poco”.

“Speriamo vivamente che tutto torni gradualmente alla normalità – conclude Vascellari -. Non resta che attendere che questa ondata di restrizioni cessi e che si possa tornare a praticare sport in tutta sicurezza“.

(Fonte: Luca Collatuzzo © Qdpnews.it).
(Foto: Judo Vittorio Veneto).
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